Urano, ha vomitato qualcosa di strano 40 anni fa | Nessuno ci aveva capito niente: ora il mistero è stato risolto
Un mistero che ha coinvolto Urano. Il pianeta aveva espulso un corpo strano ed è stato capito solamente adesso.
Urano, il settimo pianeta del Sistema Solare in ordine di distanza dal Sole, è uno dei corpi celesti più enigmatici e affascinanti. Scoperto nel 1781 dall’astronomo William Herschel, Urano rappresenta una pietra miliare nella storia dell’astronomia, essendo il primo pianeta scoperto con l’ausilio di un telescopio.
Questo gigante ghiacciato, distante circa 2,9 miliardi di chilometri dal Sole, possiede caratteristiche uniche che lo distinguono dagli altri pianeti del nostro sistema. Urano è un pianeta gassoso, classificato come gigante ghiacciato insieme al suo vicino, Nettuno.
Il suo diametro è di circa 50.724 chilometri, rendendolo il terzo più grande del Sistema Solare, e la sua massa è circa 14 volte quella della Terra. La sua composizione chimica è dominata da idrogeno ed elio, con una percentuale significativa di acqua, ammoniaca e metano.
È proprio il metano presente nell’atmosfera superiore che conferisce a Urano il suo caratteristico colore azzurro. Una delle caratteristiche più peculiari di Urano è la sua inclinazione assiale: il pianeta è “sdraiato” su un fianco, con un’inclinazione di 98 gradi rispetto al piano orbitale.
Composizione e clima
Urano è circondato da un sistema di anelli, meno luminosi e meno estesi rispetto a quelli di Saturno. Gli anelli di Urano sono stati scoperti nel 1977 e sono costituiti principalmente da particelle di ghiaccio e polvere scura. Inoltre, il pianeta vanta almeno 27 satelliti naturali conosciuti, molti dei quali portano i nomi di personaggi delle opere di William Shakespeare e Alexander Pope. Tra i più noti ci sono Titania, Oberon, Umbriel, Ariel e Miranda.
L’atmosfera di Urano è estremamente fredda, con temperature che possono scendere fino a -224 gradi Celsius, rendendolo il pianeta più freddo del Sistema Solare. La bassa temperatura è attribuita alla scarsa quantità di calore generato internamente dal pianeta. Tuttavia, nonostante il freddo estremo, Urano mostra dinamiche atmosferiche interessanti, come venti che possono raggiungere velocità di 900 chilometri all’ora.
Un mistero durato 40 anni
Nel 1986, la sonda Voyager 2 della NASA sorvolò Urano e scoprì un curioso fenomeno che, per quasi 40 anni, questo fenomeno rimase un mistero. Recentemente, uno studio guidato dal fisico Jamie Jasinski ha svelato che l’anomalia era causata da un evento raro di vento solare estremo. Questo flusso di particelle emesso dal Sole aveva compresso la magnetosfera di Urano, espellendo il plasma naturale del pianeta e sostituendolo con particelle energizzate del vento solare.
Urano, con la sua magnetosfera complessa e le sue caratteristiche uniche, rimane una priorità per future missioni della NASA, nonostante la distanza e le difficoltà logistiche. Nel frattempo, le sonde Voyager continuano a viaggiare nello spazio interstellare, testimoni della capacità dell’umanità di spingersi oltre i confini del conosciuto.