Il tunnel sottomarino che collegherà due continenti | Dall’Inghilterra agli Stati Uniti d’America in meno di un’ora
Avete mai pensato a quanto sarebbe comodo passare da un continente all’altro in meno di un’ora? Presto potrebbe accadere.
L’idea è ambiziosa, ma non impossibile: usare tunnel sottomarini per collegare luoghi separati da oceani interi. Progetti del genere hanno sempre diviso l’opinione pubblica. Da una parte ci sono quelli che non vedono l’ora di vedere come cambierà il mondo, dall’altra chi storce il naso pensando ai soldi e ai rischi che comporta.
Certo, parlare di collegare due continenti con un tunnel superveloce sembra un sogno irraggiungibile, ma la tecnologia di oggi ha già fatto vedere di cosa è capace. Basta guardarsi intorno: treni sempre più veloci, auto elettriche che si guidano da sole… perché non un tunnel transatlantico?
Negli ultimi decenni, l’umanità ha spinto sempre più in là i limiti del trasporto. Dai primi viaggi aerei all’alta velocità ferroviaria, l’obiettivo è sempre stato lo stesso: fare di più, fare meglio, e soprattutto, fare più in fretta. Ora, però, si punta ancora più in alto – o meglio, più in basso – con tunnel che attraversano il fondo degli oceani. Un’idea che lascia un po’ di dubbi, ma anche tanta curiosità.
Non è tutto così semplice, ovviamente. Anche se la tecnologia sembra avanzare a passi da gigante, c’è sempre qualche ostacolo che si mette di mezzo. E non parliamo solo di soldi, ma anche di problemi tecnici, come capire come far viaggiare treni a velocità assurde senza mettere in pericolo chi ci sale sopra. Ci sono idee, prototipi, e sogni nel cassetto, ma tradurli in realtà è tutta un’altra storia.
Il futuro corre veloce
Uno degli aspetti più interessanti di questo progetto è la tecnologia alla base dei treni. Parliamo di capsule che viaggiano sospese, quasi fluttuanti, in tunnel pressurizzati dove l’aria praticamente non esiste. In questo modo, si elimina ogni tipo di attrito e i veicoli possono raggiungere velocità impensabili, fino a 8.000 chilometri orari. Ok, detta così sembra fantascienza, ma la scienza dietro è già stata studiata, e non è così fuori portata.
Un altro punto forte è che non si tratta solo di essere veloci. Questi sistemi sono anche pensati per essere più rispettosi dell’ambiente rispetto agli aerei. Niente emissioni dirette e tanta efficienza energetica. Sarebbe una bella risposta ai problemi di inquinamento legati ai trasporti. Certo, però, ci sono ancora un sacco di test da fare, e soprattutto bisogna vedere come gestire i costi e i tempi di costruzione.
Verso un collegamento transatlantico
Arriviamo al pezzo forte: il famoso tunnel che dovrebbe collegare Londra a New York. Immaginate, un viaggio di appena 54 minuti! Sarebbe una rivoluzione totale, qualcosa che cambierebbe per sempre il modo di viaggiare. Ma, come sempre, c’è il solito prezzo da pagare: parliamo di un investimento stimato intorno ai 20 miliardi di dollari, e non è proprio una cifra che si trova sotto il cuscino.
Nonostante questo, il progetto aveva attirato nomi grossi. Uno su tutti? Elon Musk, che di idee folli se ne intende. Però, tra investimenti enormi, sfide tecniche e il bisogno di collaborazioni internazionali, non è una passeggiata. Eppure, chi lo sa… se tutto andasse per il verso giusto, potremmo davvero vedere un mondo in cui i confini diventano sempre meno un ostacolo.