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Incendi a Los Angeles: i satelliti hanno offerto una visuale inedita dallo Spazio

Los Angeles e la California bruciano. In queste ore, vasti incendi si stanno diffondendo in questa zona degli Stati Uniti, con il monitoraggio costante dei sistemi satellitari statunitensi ed europei. Non è raro che gli enti di soccorso americani si collegano con la Nasa e si coordinano per gestire al meglio i soccorsi e sapere in anticipo quali sono le zone più colpite. Con l’aiuto dei satelliti, i soccorritori sul posto riescono anche a capire come si sta propagando l’incendio e inviare così i soccorsi prima che divampi del tutto in una zona specifica. In questo caso a seguire il monitoraggio satellitare è anche il NOAA Satellites Monitor Wildfires Agenzia americana di studi oceanografici e atmosferici e l’Agenzia Spaziale Europea. Il governatore della California Gavin Newsom ha dichiarato lo stato di emergenza. Le immagini che arrivano da questi satelliti artificiali lascia senza parole. Le fiamme sono diffuse tanto da essere ben riconoscibili dallo Spazio.

Cosa è successo

La California è attraversata da giorni da numerosi incendi, che si propagano per via dei forti venti. Questi venti, secondo ul Servizio meteorologico nazionale NWS, partono dalle grandi catene montuose e scendono fino a valle. A peggiorare la situazione c’è la condizione di scarse precipitazioni, che rendono i terreni aridi e più a rischio incendio. A Los Angeles la pioggia è stata solo di 0,08 centimetri da ottobre 2024 a gennaio 2025 (fino a questo momento). Il bilancio al momento in cui scriviamo è di 5 morti e 150 mila sfollati – di cui 6000 solo a San Bernardino – ma i numeri potrebbero essere destinati a salire di ora in ora. Secondo il Cooperative Institute for Research in the Atmosphere della Colorado State University (CSU/CIRA) – che ne ha dato comunicazione sul suo account Facebook – gli incendi di Palisades e di Eaton hanno distrutto circa 100 mila acri ciascuno, pari a circa 40468 ettari. L’ente ha pubblicato anche un reel che mostra le immagini arrivate da uno dei satelliti che stanno monitorando la situazione, Goes-18.

Il monitoraggio da satellite

Secondo il corpo dei Vigili del Fuoco statunitersi, i roghi attivi sono 6, con concentrazione nella zona di Altadena. Uno degli incendi è arrivato fino alle città di Wrightwood e Mount Baldy, a nord di Los Angeles, e ha distrutto almeno 33 case, diverse baite e una stazione sciistica. Solo lo scorso mercoledì il governatore della California aveva visitato il posto di comando di un altro incendio. Il monitoraggio della situazione via satellite ha tre modalità diverse. La prima sono i satelliti geostazionari come Goes del NOAA, che sono anche dei punti fissi di rilevamento. Poi, ci sono i sistemi satellitari più vicini – cioè con una distanza dalla Terra inferiore ai 36 mila chilometri – JPSS-2, Aqua della Nasa. Infine, ci sono i vari satelliti europei. Il primo incendio riscontrabile da satellite arriva per immagini il 7 gennaio alle 10:45 (ora locale) ai satelliti della missione Sentinel-2, che monitorano la zona di Pacific Palisades. Questa missione appartiere al programma europeo Columbus per l’osservazione della Terra da parte della Commissione e dell’Agenzia Spaziale europee. La situazione è ancora in evoluzione in queste ore.