Alieni, i segnali che stiamo ricevendo potrebbero essere inutili | Scienziati d’accordo: “Alcune civiltà si sono già estinte da secoli”
Gli scienziati pensano che molte civiltà aliene siano esistite ma si sono anche già estinte. I segnali ricevuti sono inutili.
La possibilità dell’esistenza di civiltà aliene ha sempre affascinato l’umanità, ispirando sogni, timori e una profonda curiosità. Da secoli, filosofi, scienziati e artisti si interrogano su cosa potrebbe trovarsi oltre i confini del nostro pianeta, immaginando mondi popolati da esseri diversi da noi per aspetto, cultura e tecnologia.
L’universo conosciuto è vasto, con miliardi di galassie, ciascuna contenente miliardi di stelle e pianeti. La scoperta di esopianeti – pianeti situati al di fuori del nostro sistema solare – ha ampliato enormemente le possibilità di trovare condizioni adatte alla vita.
Alcuni di questi pianeti, definiti “abitabili”, si trovano nella cosiddetta “zona abitabile”, una distanza dalla loro stella che potrebbe consentire la presenza di acqua liquida, un elemento essenziale per la vita come la conosciamo.
Tuttavia, la vita extraterrestre non deve necessariamente somigliare a quella terrestre. Alcuni scienziati ipotizzano che forme di vita aliene potrebbero svilupparsi in ambienti estremi, come lune ghiacciate o pianeti con atmosfere tossiche, utilizzando risorse e processi chimici completamente diversi da quelli terrestri.
La Ricerca di Intelligenze Aliene
L’idea di incontrare una civiltà extraterrestre avanzata va oltre il semplice concetto di vita aliena. Organizzazioni come il SETI (Search for Extraterrestrial Intelligence) monitorano il cielo alla ricerca di segnali radio o altre tracce che potrebbero indicare attività tecnologica aliena. Fino ad ora, non sono stati rilevati segnali inequivocabili, ma ciò non significa che le civiltà aliene non esistano. Potrebbero essere rare, lontane o utilizzare tecnologie che non siamo ancora in grado di comprendere.
Alcuni scienziati, come il fisico Enrico Fermi, hanno sollevato la domanda: se l’universo pullula di vita intelligente, perché non abbiamo ancora incontrato nessuno? Questo è il famoso Paradosso di Fermi, che stimola riflessioni sul fatto che le civiltà avanzate potrebbero autodistruggersi, evitare il contatto con noi o semplicemente esistere in un modo che sfugge alla nostra comprensione.
Contatto con civiltà aliene
La possibilità di contatto con civiltà aliene è estremamente improbabile a causa delle immense dimensioni del cosmo. Uno studio recente su arXiv suggerisce che il tempo necessario affinché i segnali tecnologici di una civiltà raggiungano altre è superiore alla durata media della civiltà stessa. Inoltre, molte civiltà potrebbero autodistruggersi a causa di problemi come il cambiamento climatico, diminuendo ulteriormente le probabilità di contatto.
Un contatto potrebbe avvenire solo se le civiltà si sviluppassero contemporaneamente su pianeti vicini, ma la Terra non ha pianeti abitabili nelle sue vicinanze, e il sistema solare più vicino, Alpha Centauri, dista 4,5 anni luce. Viaggi spaziali per esseri viventi sono resi difficili da problemi legati alla fisica e allo spazio.