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Ogni secondo un uomo rischia di morire schiacciato | Il pericolo è dietro l’angolo: allarme degli scienziati

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Ogni secondo rischi di essere schiacciato - aerospacecue.it (Pexels)

Ogni secondo un uomo rischia di morire schiacciato. Il pericolo è davvero reale: arriva l’allarme degli scienziati, cosa potrebbe succedere.

Ogni giorno sulla Terra piovono minuscole particelle provenienti dallo spazio, residui di asteroidi e comete. Sebbene questi frammenti microscopici siano innocui e contribuiscano a circa 40.000 tonnellate di polvere annualmente, il vero pericolo risiede nei detriti spaziali di maggiori dimensioni. Attualmente, ci sono circa 3.000 satelliti dismessi in orbita, e il rischio di danni o vittime legati alla loro caduta non è più trascurabile.

Negli ultimi anni, il numero di sonde, razzi e satelliti lanciati nello spazio è aumentato notevolmente. Questo scenario ha spinto gli scienziati a rivalutare i rischi legati ai rientri incontrollati di questi oggetti. Uno studio pubblicato su Nature Astronomy ha utilizzato modelli matematici per analizzare le traiettorie dei detriti e le possibili aree di impatto, rivelando dati preoccupanti.

Secondo lo studio, il rischio di un incidente legato ai detriti spaziali nei prossimi dieci anni è stimato intorno al 10%. Gli autori hanno calcolato che frammenti letali potrebbero spargersi su un’area di circa dieci metri quadrati, con una probabilità più alta per le regioni meridionali del pianeta. Città come Lagos, Jakarta e Dhaka risultano tre volte più esposte rispetto a metropoli settentrionali come Mosca, Pechino o New York.

Questo aumento del rischio non è solo teorico: si tratta di una realtà che potrebbe avere conseguenze significative, specialmente in zone ad alta densità abitativa. Tuttavia, la tecnologia per mitigare il problema esiste già, anche se non è ancora pienamente implementata.

Tecnologie di mitigazione: cosa si può fare?

Tra le soluzioni proposte, vi è la possibilità di “passivare” i satelliti esaurendo le riserve energetiche, come batterie o carburante, prima che diventino pericolosi. Un’altra opzione è il trasferimento dei satelliti in orbite più basse, dove possono disintegrarsi durante il rientro atmosferico, evitando così il rischio di impatti a terra.

Anche l’industria spaziale sta lavorando a nuove soluzioni. SpaceX, ad esempio, ha sviluppato razzi riutilizzabili che producono meno detriti, limitando la dispersione di materiali nello spazio. Nel frattempo, l’Agenzia Spaziale Europea sta progettando una missione per catturare e rimuovere i detriti con un robot dotato di quattro braccia.

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L’ultimo studio è a dir poco agghiacciane – aerospacecue.it (Pexels)

Linee guida e regolamentazioni: una sfida internazionale

Nel 2010, l’Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari Spaziali ha introdotto linee guida per la mitigazione dei detriti spaziali, aggiornate nel 2018. Tuttavia queste restano semplici raccomandazioni, prive di forza legale. Gli autori dello studio sottolineano che trasformare queste linee guida in norme internazionali sarebbe un passo cruciale per garantire la sicurezza globale.

Il rischio legato ai detriti spaziali rappresenta una sfida crescente, ma anche un’opportunità per promuovere innovazioni tecnologiche e collaborazioni internazionali. Implementare misure efficaci non solo proteggerà la vita sulla Terra, ma garantirà anche un utilizzo più responsabile e sostenibile dello spazio.