Semafori in strada, è caos | Non bastavano quelle che c’erano già, c’era bisogno anche di quella bianca: “È uno strumento di comunicazione”
I semafori sono un accessorio utilissimo, ma alcune volte complicano la vita. Ma la situazione potrebbe peggiorare ulteriormente.
I semafori sono dispositivi fondamentali per la gestione del traffico stradale e pedonale, progettati per garantire sicurezza e fluidità nei flussi veicolari. Introdotti alla fine del XIX secolo, il loro design e funzionamento si sono evoluti, passando da sistemi meccanici a sofisticati controlli elettronici integrati con reti intelligenti.
La loro struttura tipica comprende tre segnali luminosi: rosso, giallo e verde, ciascuno con una funzione chiara e universalmente riconosciuta. I segnali regolano l’alternanza del movimento per evitare collisioni e permettere il passaggio sicuro di pedoni e veicoli.
Nei contesti urbani moderni, i semafori sono spesso integrati con sistemi di trasporto intelligente (ITS) che analizzano i flussi di traffico in tempo reale, migliorando l’efficienza del sistema stradale.
Oltre al traffico automobilistico, esistono semafori dedicati a biciclette, tram e persino ai pedoni ipovedenti, dotati di segnali acustici. L’adozione crescente di semafori intelligenti e sostenibili, alimentati da energia solare, rappresenta un passo avanti verso città più sicure, efficienti ed ecologiche.
Un nuovo segnale
La proposta di introdurre una quarta luce bianca nei semafori rappresenta un passo avanti nell’adattamento della segnaletica stradale ai progressi tecnologici. Questa luce, progettata specificamente per un contesto di crescente presenza di veicoli autonomi, avrà il compito di indicare ai conducenti di seguire il comportamento del veicolo che li precede. In questo modo, si punta a ridurre ritardi e migliorare la fluidità del traffico, specialmente agli incroci più congestionati.
Gli ingegneri della North Carolina State University, promotori dello studio, hanno utilizzato simulazioni per analizzare l’impatto della luce bianca. I risultati mostrano una riduzione dei ritardi nei flussi di traffico: quando il 10% dei veicoli è autonomo, i ritardi diminuiscono del 3%, mentre con il 30% di veicoli autonomi, la riduzione raggiunge il 10,7%.
Una bella sfida
La luce bianca nei semafori supporta anche la crescente connettività tra veicoli, un elemento fondamentale per la guida autonoma. Attraverso segnali visivi non verbali, i veicoli possono sincronizzare i loro movimenti, reagendo in modo coordinato e riducendo il rischio di incidenti. Questo sistema sfrutta il calcolo distribuito, utilizzando le capacità di elaborazione dei veicoli autonomi per garantire un flusso di traffico continuo anche in caso di problemi di comunicazione con il semaforo.
L’implementazione di questa innovazione richiederà investimenti significativi e un’attenta pianificazione. Le infrastrutture stradali dovranno essere aggiornate, e sarà essenziale sensibilizzare il pubblico sul significato della luce bianca per garantire una transizione sicura ed efficace. Programmi di informazione mirati a conducenti, pedoni e ciclisti saranno cruciali per assicurare che tutti comprendano il nuovo sistema, favorendo un futuro di mobilità intelligente ed efficiente.