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Terra, nessuno lo aveva visto | Poteva essere una tragedia: lo hanno beccato a tre ore dall’impatto

Illustrazione della fine del mondo (Depositphotos)

Illustrazione della fine del mondo (Depositphotos FOTO) - www.aerospacecue.it

L’abbiamo scampata, ma non ce ne siamo accorti per niente. La tragedia è stata sfiorata, e questo è l’importante.

Gli impatti di corpi celesti sulla Terra, come asteroidi o comete, rappresentano eventi rari ma potenzialmente catastrofici. La collisione di grandi oggetti con il nostro pianeta può liberare enormi quantità di energia, equivalente a migliaia di bombe nucleari, con conseguenze devastanti per l’ambiente e la vita.

Uno degli esempi più noti è l’evento di Chicxulub, avvenuto circa 66 milioni di anni fa, quando un asteroide di circa 10 km di diametro colpì la Terra, causando l’estinzione di un gran numero di organismo.

Anche impatti meno devastanti, come quello di Tunguska nel 1908, possono causare danni significativi. In questo caso, un corpo celeste esplose nell’atmosfera sopra la Siberia, distruggendo un’area di oltre 2.000 km². 

Per mitigare il rischio di futuri impatti, vengono sviluppati sistemi di monitoraggio, come il Near-Earth Object Program della NASA, e tecnologie per deviare asteroidi.

Una scoperta interessante

Nel novembre 2022, un team internazionale di scienziati ha raggiunto un importante traguardo nello studio degli asteroidi near-Earth, individuando e analizzando l’asteroide più piccolo mai osservato prima dell’impatto con la Terra. L’asteroide, denominato WJ1, aveva un diametro compreso tra 40 e 60 centimetri ed è stato rilevato dal Catalina Sky Survey in Arizona. Gli astronomi sono riusciti a prevedere il suo impatto con tre ore di anticipo, una finestra di tempo che ha permesso di effettuare osservazioni telescopiche dettagliate mentre l’oggetto era ancora nello spazio.

Grazie al Lowell Discovery Telescope, i ricercatori hanno determinato che la superficie dell’asteroide era ricca di silicio. Successivamente, le telecamere del Southern Ontario Meteor Network hanno catturato le immagini della palla di fuoco generata da WJ1 durante il suo ingresso nell’atmosfera sopra la regione di Niagara. Questo approccio combinato ha consentito di ricostruire la traiettoria e la composizione dell’asteroide, classificandolo come una condrite ordinaria, uno dei tipi di meteoriti più comuni e antichi del Sistema Solare.

Illustrazione dell'asteroide near-Earth 2022 WJ1 (webcam puntata sulla CN Tower di Toronto FOTO) -
Illustrazione dell’asteroide near-Earth 2022 WJ1 (webcam puntata sulla CN Tower di Toronto FOTO) -www.aerospacecue.it

Implicazioni per la ricerca e la la (nostra) difesa

L’osservazione di WJ1 segna un passo significativo nell’uso combinato di tecnologie telescopiche e sistemi di monitoraggio terrestre per lo studio degli asteroidi. La capacità di caratterizzare oggetti così piccoli prima dell’impatto rappresenta un avanzamento cruciale per comprendere le proprietà fisiche e chimiche di questi corpi celesti. La raccolta di dati precisi sulla loro composizione e traiettoria è fondamentale per valutare i rischi associati agli impatti e migliorare le strategie di difesa planetaria.

Questa scoperta evidenzia anche il valore della collaborazione tra istituzioni scientifiche globali. Nonostante le ricerche iniziali nella regione di Niagara non abbiano ancora portato al recupero di frammenti dell’asteroide, la ricerca continua. In futuro, questo nuovo approccio potrebbe garantire un monitoraggio più efficace degli asteroidi, migliorando la capacità di prevedere e mitigare eventuali impatti.