NASA, la cura dell’abiente passa anche da qui | Le prossime missioni lunari saranno dotate di sistema tratta rifiuti
Piccola rivoluzione nel mondo delle missioni spaziali. Le prossime saranno dotate di particolari sistemi legati alla cura dell’ambiente.
Gli astronauti in missione producono rifiuti come ogni altra attività umana, ma la gestione di questi materiali nello spazio è una sfida unica. A bordo delle stazioni spaziali, come la ISS, vengono prodotti rifiuti organici, plastici, metallici e tessili derivanti da alimenti, strumenti, imballaggi e indumenti usati.
La maggior parte dei rifiuti viene compattata, stoccata in contenitori speciali e smaltita attraverso veicoli di rifornimento dismessi. Questi veicoli vengono riempiti di rifiuti e rilasciati per rientrare nell’atmosfera terrestre, dove si distruggono durante il rientro, bruciandosi completamente.
Per ridurre la quantità di rifiuti, vengono applicati principi di riciclo a bordo. Ad esempio, l’acqua viene recuperata dall’urina e dal sudore attraverso sofisticati sistemi di filtrazione, mentre molti materiali di consumo sono progettati per essere multiuso o biodegradabili.
La gestione dei rifiuti nello spazio è fondamentale per garantire l’igiene, il benessere degli astronauti e la sostenibilità delle missioni a lungo termine, come quelle verso Marte.
Un programma eco-sostenibile
Il programma LunaRecycle, lanciato dalla NASA nell’ambito del progetto Artemis, mira a sviluppare tecnologie innovative per il riciclo dei materiali durante le missioni lunari. Con un fondo di 3 milioni di dollari, l’iniziativa sfida scienziati e ingegneri a trovare soluzioni per trasformare rifiuti come plastica e metalli in risorse utili. L’obiettivo è ridurre il trasporto di materiali dalla Terra, un’operazione estremamente costosa, e creare insediamenti lunari sostenibili.
Questo approccio non solo minimizza l’impatto ambientale sul satellite, ma riduce anche i costi logistici: trasportare un solo chilogrammo di materiale dalla Terra alla Luna costa tra 1 e 1,2 milioni di dollari. Tra le idee proposte vi sono il riutilizzo dei componenti di vecchi lander per ricavare alluminio e la creazione di sistemi a circuito chiuso per il riutilizzo integrale delle risorse disponibili.
Sfide e prospettive future
Operare sulla Luna presenta numerose sfide tecniche. La bassa gravità e il vuoto lunare complicano la separazione dei materiali, mentre la polvere abrasiva, onnipresente sulla superficie, può danneggiare i macchinari e ostacolare le operazioni di riciclo. Nonostante queste difficoltà, tecnologie promettenti, come l’uso del calore solare per processare minerali lunari, potrebbero consentire la produzione di materiali sostenibili in loco, come il cosiddetto “acciaio lunare”.
La NASA ha già sviluppato sistemi avanzati di riciclo, come quelli utilizzati sulla Stazione Spaziale Internazionale, dove il 98% dell’acqua viene recuperato e riutilizzato. Questi sistemi saranno fondamentali per supportare la vita e l’agricoltura sulla Luna. Inoltre, le tecnologie create per LunaRecycle potrebbero avere un impatto significativo sulla gestione dei rifiuti terrestri, migliorando la sostenibilità globale e contribuendo a un futuro più rispettoso dell’ambiente sia nello spazio che sul nostro pianeta.