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Gennaio, il mese dei lanci spaziali | ESA e NASA restano a guardare Elon Musk come stravince

Il lancio di un razzo (Depositphotos)

Il lancio di un razzo (Depositphotos FOTO) - www.aerospacecue.it

A partire da gennaio saranno molti i razzi lanciati nello spazio. Elon Musk batte sia l’ESA che la NASA in questa sfida.

L’ESA (Agenzia Spaziale Europea) e la NASA (Amministrazione Nazionale Aeronautica e Spaziale degli Stati Uniti) sono le principali organizzazioni mondiali dedicate all’esplorazione spaziale e alla ricerca scientifica. Entrambe hanno giocato ruoli fondamentali nello sviluppo della tecnologia spaziale e nella comprensione dell’universo.

La NASA, fondata nel 1958, è nota per missioni storiche come l’allunaggio dell’Apollo 11 e i recenti progressi nell’esplorazione di Marte con rover come Perseverance.

Con sede negli Stati Uniti, l’agenzia collabora attivamente con partner internazionali, gestendo progetti come il telescopio spaziale James Webb e il programma Artemis per il ritorno sulla Luna.

L’ESA, creata nel 1975, rappresenta 22 Stati membri europei. Si distingue per missioni come Rosetta, che ha esplorato una cometa, e Gaia, che sta mappando la Via Lattea. L’agenzia lavora a stretto contatto con la NASA, come dimostrano i contributi europei alla Stazione Spaziale Internazionale e ai satelliti di osservazione terrestre.

Una missione condivisa

A gennaio 2025, SpaceX lancerà una missione unica nel suo genere: due lander lunari privati, Resilience di ispace e Blue Ghost di Firefly Aerospace, viaggeranno insieme a bordo di un razzo Falcon 9. Il lancio, previsto dalla Space Coast della Florida, segna un importante passo avanti per l’esplorazione lunare privata e la collaborazione tra aziende internazionali.

Resilience, costruito dalla giapponese Ispace, raggiungerà il Mare Frigoris, una pianura basaltica situata a 60,5° a nord dell’equatore lunare. Questo lander trasporterà cinque carichi utili, tra cui un microrover chiamato Tenacious, un elettrolizzatore per l’acqua e una sonda per studiare le radiazioni nello spazio profondo. L’atterraggio è previsto 4-5 mesi dopo il lancio, e il microrover raccoglierà campioni lunari in collaborazione con la NASA, contribuendo alla comprensione della superficie lunare.

Un tecnico mentre ispeziona il microrover “Tenacious” (ispace)
Un tecnico mentre ispeziona il microrover “Tenacious” (ispace FOTO) – www.aerospacecue.it

All’esplorazione della Luna!

Blue Ghost, il lander costruito da Firefly Aerospace, è destinato al Mare Crisium, un bacino basaltico a 17° a nord dell’equatore lunare. A differenza di Resilience, Blue Ghost trasporterà 10 strumenti scientifici e dimostrazioni tecnologiche per conto della NASA. Raggiungerà l’orbita lunare circa 45 giorni dopo il lancio, atterrando prima di Resilience. Tra i suoi obiettivi vi sono lo studio della regolite lunare durante il crepuscolo e la raccolta di dati sull’interazione tra il suolo lunare e le radiazioni solari.

Questa doppia missione evidenzia il crescente ruolo delle aziende private nell’esplorazione spaziale. La collaborazione tra ispace, Firefly Aerospace e NASA non solo accelera lo sviluppo di nuove tecnologie, ma stabilisce anche un modello per il futuro delle missioni lunari. Entrambi i lander rappresentano passi significativi verso una presenza umana sostenibile sulla Luna, aprendo la strada a ulteriori scoperte scientifiche e innovazioni tecnologiche.