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Terra, la sua vita sta per terminare | Noi abbiamo una speranza: bisogna seguire l’evoluzione dei topi

Illustrazione di alcuni topi (Pixabay)

Illustrazione di alcuni topi (Pixabay FOTO) - www.aerospacecue.it

La vita sulla Terra è in pericolo, anche e soprattutto per colpa nostra. Eppure potrebbero esserci dei rimedi legati ai topi.

I topi sono tra gli organismi più utilizzati nella ricerca scientifica, soprattutto in campo biomedico. La loro utilità deriva dalla loro stretta somiglianza genetica con l’essere umano

La loro rapida riproduzione e il breve ciclo di vita permettono agli scienziati di osservare più generazioni in tempi relativamente brevi. Questo è fondamentale per studi a lungo termine, come l’analisi degli effetti di trattamenti farmacologici, malattie ereditarie e processi evolutivi.

I topi sono inoltre facili da “modificare geneticamente”, consentendo di creare modelli di malattie specifiche, come il diabete, il cancro o disturbi neurologici. 

I topi sono fondamentali per la ricerca sulla sicurezza dei farmaci e vaccini prima di passare alla sperimentazione umana. Anche se esistono alternative come colture cellulari e simulazioni al computer, gli studi sugli organismi viventi restano essenziali per garantire l’efficacia e la sicurezza delle nuove cure.

Esperimenti sulla riproduzione

Gli scienziati giapponesi stanno esplorando la possibilità della riproduzione umana nello spazio utilizzando esperimenti con spermatozoi di topo sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Nel 2017, il team guidato dal professor Teruhiko Wakayama ha esposto campioni di sperma liofilizzato all’ambiente spaziale per nove mesi. Nonostante i danni al DNA causati dalle radiazioni cosmiche, questi spermatozoi hanno mantenuto la loro funzionalità biologica. Una volta riportati sulla Terra, sono stati utilizzati con successo in tecniche di fecondazione in vitro, dando vita a topolini sani con un tasso di natalità regolare.

Il successo di questi esperimenti rappresenta un passo cruciale verso l’obiettivo di trasformare l’umanità in una specie multiplanetaria. Poiché la Terra è destinata a essere distrutta dal Sole in un futuro remoto, la capacità di riprodursi nello spazio potrebbe garantire la sopravvivenza della nostra specie. Questi studi sono essenziali anche per affrontare minacce più immediate come guerre nucleari, pandemie globali o l’impatto di asteroidi, eventi che potrebbero rendere il nostro pianeta inabitabile molto prima dell’espansione del Sole.

Illustrazione dei topi nati dallo sperma spaziale (Teruhiko Wakayama FOTO) -
Illustrazione dei topi nati dallo sperma spaziale (Teruhiko Wakayama FOTO) -www.aerospacecue.it

Le sfide future

Un nuovo esperimento in corso sta testando la durata della funzionalità dello sperma liofilizzato dopo una permanenza di sei anni nello spazio. In questo caso, i campioni sono custoditi in speciali contenitori a temperatura ambiente per proteggerli dalle radiazioni. Secondo il professor Wakayama, i dati suggeriscono che lo sperma potrebbe resistere fino a 200 anni nello spazio, un periodo fondamentale per una futura espansione dell’umanità su altri pianeti. I risultati di questo studio saranno noti dopo il 2025, quando i campioni torneranno sulla Terra per ulteriori analisi.

L’obiettivo finale è creare un sistema di conservazione genetica permanente fuori dalla Terra, ad esempio sulla Luna o in altre strutture spaziali. Questa strategia mira a preservare le risorse genetiche terrestri anche in caso di catastrofi globali. Tuttavia, sfide come l’effetto della microgravità sullo sviluppo dei feti e la necessità di sviluppare dispositivi per la fecondazione in vitro nello spazio devono ancora essere superate.