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“Dobbiamo salvare tutti” | Scienziati super convinti: invieremo le specie a rischio sulla Luna a bordo dell'”Astronave di Noè”

Illustrazione di un cane astronauta (Depositphotos)

Illustrazione di un cane astronauta (Depositphotos FOTO) - www.aerospacecue.it

Non solo l’umanità, ma anche le specie a rischio verranno presto salvaguardate e verranno inviate sulla Luna.

La salvaguardia delle specie a rischio è una priorità globale per preservare la biodiversità e mantenere l’equilibrio degli ecosistemi. Molte specie sono minacciate da attività umane come deforestazione, inquinamento, cambiamenti climatici e caccia illegale. 

Le misure di conservazione includono l’istituzione di aree protette, come parchi naturali e riserve marine, che forniscono habitat sicuri per le specie vulnerabili.

Queste aree aiutano a limitare le interferenze umane e a proteggere le risorse necessarie per la sopravvivenza delle specie. Inoltre, sono cruciali programmi di riproduzione in cattività per reintrodurre popolazioni in natura.

La legislazione internazionale svolge un ruolo chiave nella protezione delle specie a rischio. Convenzioni come il CITES (Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate) regolano il commercio di animali e piante selvatiche per prevenire lo sfruttamento eccessivo.

Salvaguardare la biodiversità

Gli scienziati stanno pianificando di creare un biorepository lunare per conservare campioni di DNA crioconservati delle specie terrestri. Questo progetto ambizioso, spesso paragonato a un’arca di Noè spaziale, mira a proteggere la biodiversità dalle principali minacce globali, come guerre, disastri naturali e cambiamenti climatici. La Luna, grazie alle sue condizioni ambientali uniche, rappresenta un luogo ideale per garantire la sopravvivenza a lungo termine del patrimonio genetico della Terra.

I depositi terrestri attuali, come quello delle Isole Svalbard in Norvegia, sono vulnerabili agli effetti del cambiamento climatico, come inondazioni e temperature elevate. Inoltre, eventi geopolitici, come la distruzione della banca dei semi ucraina nel 2022, dimostrano che la guerra può rappresentare una seria minaccia alla conservazione della biodiversità. Il biorepository lunare offrirebbe una soluzione stabile e sicura, al riparo dalle minacce presenti sul nostro pianeta.

Illustrazione di una delle future strutture (Liquifer Systems Group FOTO)
Illustrazione di una delle future strutture (Liquifer Systems Group FOTO) – www.aerospacecue.it

Come funzionerebbe

Il biorepository lunare sfrutterebbe le basse temperature naturali della Luna, che possono raggiungere i -196 °C, ideali per la crioconservazione dei campioni senza bisogno di sistemi di raffreddamento artificiale. Questa temperatura garantirebbe la preservazione delle cellule vive, essenziali per la futura clonazione delle specie. La crioconservazione arresta l’attività biologica, permettendo ai campioni di rimanere intatti per secoli.

Anche se il progetto richiederà decenni per essere completato, gli scienziati sono fiduciosi nella sua realizzabilità tecnologica. I prossimi passi cruciali includono lo sviluppo di imballaggi resistenti alle condizioni estreme dello spazio e il trasporto sicuro dei campioni sulla Luna. L’obiettivo finale è ispirare nuove collaborazioni internazionali per proteggere la biodiversità della Terra e garantire un futuro alle specie a rischio, anche se il nostro pianeta dovesse affrontare catastrofi irreparabili.