Autostrade impraticabili, rischi un salasso | Il Governo ordina un nuovo aumento: pedaggi più costosi della benzina
Pedaggi più cari per il prossimo anno: ecco cosa ha deciso il Governo per il 2025 e a quanto ammontano gli aumenti.
Viaggiare sulle autostrade italiane è ormai diventato un vero e proprio percorso a ostacoli. Non si tratta solo di traffico e code infinite, ma anche di una spesa che sembra aumentare senza sosta. Ogni anno gli automobilisti si ritrovano a fare i conti con costi sempre più alti.
E no, stavolta non stiamo parlando della benzina. I pedaggi autostradali sono una voce di spesa che pesa eccome sul portafoglio, anche più di quanto si pensi. Nonostante l’importanza delle autostrade, in molti si chiedono se sia davvero giusto pagare certe cifre.
Soprattutto considerando lo stato non sempre perfetto delle infrastrutture. Buche, lavori interminabili, corsie chiuse… eppure, le tariffe salgono lo stesso. Insomma, pagare sempre di più senza un servizio che migliori davvero non fa piacere a nessuno.
Negli ultimi tempi il governo ha spesso messo mano ai pedaggi, cercando di tenere tutto sotto controllo. Gli aumenti vengono collegati all’inflazione, così da far combaciare i costi con l’andamento generale dei prezzi.
Rincari sentiti
Ma, alla fine, la questione rimane: chi viaggia tutti i giorni per lavoro o altre necessità sente eccome questi rincari, anche se sembrano piccoli. E poi, ogni decisione sui pedaggi finisce sempre per scatenare polemiche.
C’è anche da dire che il mondo delle autostrade sta cambiando: nuove regole, nuove concessioni e, sulla carta, più trasparenza. La recente legge sulla Concorrenza dovrebbe migliorare le cose, ma le persone ormai sono scettiche. Insomma, le promesse sono tante, ma alla fine quello che conta davvero sono i fatti.
Altri aumenti in arrivo nel 2025
Con la legge di bilancio per il 2025, è stato deciso un nuovo aumento dei pedaggi. Stavolta si parla di un +1,8%, una percentuale calcolata sulla base delle stime di inflazione per l’anno prossimo. In pratica, il governo Meloni ha voluto evitare sorprese e stabilire da subito di quanto saliranno le tariffe. L’aumento riguarda le concessionarie che hanno il piano regolatorio scaduto, o che sta per scadere. Un modo per mantenere tutto sotto controllo.
La situazione non è nuova: anche nel 2024 c’era stato un aumento, del 2,3%. Anche se stavolta l’aumento è più contenuto, per chi viaggia spesso sarà comunque una spesa extra. Non si parla di cifre astronomiche, è vero, ma ogni euro in più pesa. Per dire, un viaggio da Roma a Milano potrebbe costare circa un euro in più. Poca roba? Forse. Ma moltiplicalo per tutti i viaggi dell’anno…