Terra, la vita è nata grazie a lui | Scienziati concordi sul ruolo chiave avuto dal “Cavaliere Bianco”
La vita sulla Terra deve tutto a lui: il misterioso “Cavaliere Bianco” si rivela protagonista della nostra origine.
Quando pensiamo alla vita sulla Terra, di solito immaginiamo prati fioriti, foreste fitte e animali che si muovono sotto il cielo azzurro. Ma scommetto che non hai mai pensato che, proprio sotto i nostri piedi, esiste un mondo segreto dove la vita si spinge fino a chilometri di profondità. È una roba difficile da immaginare, lo so. Eppure, ci sono microrganismi che vivono in condizioni estreme, al buio totale, schiacciati da pressioni assurde. E sopravvivono!
Questi esseri microscopici sono dei veri supereroi del sottosuolo. Non hanno bisogno di sole, né di ossigeno, per tirare avanti. A loro bastano gas che si generano nelle viscere della Terra. È come se avessero trovato il modo di vivere usando ciò che per noi sarebbe completamente inutile. E sì, nonostante siano invisibili, fanno parte di un vero e proprio ecosistema parallelo, silenzioso e nascosto.
Fa quasi venire i brividi pensare che, mentre noi camminiamo tranquilli sulla superficie, lì sotto c’è un mondo in fermento, attivo da miliardi di anni. È una dimostrazione incredibile di quanto la vita sappia essere tenace e creativa. E chissà, magari ci aiuterà a capire come potrebbe esistere la vita anche su altri pianeti. Perché se può sopravvivere qui sotto, chi dice che non possa farlo anche su Marte o nelle lune ghiacciate di Giove?
Alla fine, tutto questo ci apre gli occhi su una possibilità affascinante: la vita potrebbe essere molto più diffusa di quanto pensiamo. Non è detto che servano foreste e oceani per ospitarla. Magari, in qualche angolino nascosto dell’universo, esistono mondi brulicanti di vita sotto la superficie.
L’idrogeno bianco: una chiave nascosta per la vita
In tutto questo, l’idrogeno bianco gioca un ruolo davvero interessante. È un gas che si forma nelle profondità della Terra grazie a processi geologici e, a quanto pare, potrebbe aver avuto un ruolo fondamentale nell’origine della vita. Gli scienziati del Deep Carbon Lab dell’Università di Bologna sono convinti che l’idrogeno bianco abbia fornito l’energia necessaria per far partire le prime forme di vita, miliardi di anni fa.
Questi ricercatori girano il mondo — dalla Groenlandia alla Mongolia, dagli Stati Uniti alla Corsica — raccogliendo campioni di rocce antichissime. Li analizzano per trovare tracce di idrogeno e metano intrappolate nei minerali. È un po’ come fare un’indagine sulla scena di un crimine, solo che qui stiamo parlando di un crimine avvenuto quasi quattro miliardi di anni fa!
Dal passato remoto allo spazio profondo
Ma perché questa scoperta è così importante? Perché potrebbe dirci qualcosa di fondamentale sulla possibilità di trovare vita fuori dalla Terra. Se l’idrogeno bianco ha sostenuto la vita qui sotto, allora potrebbe fare lo stesso su altri pianeti. Pensa a Marte o alle lune come Encelado o Europa, dove sotto chilometri di ghiaccio potrebbero esserci oceani nascosti e caldi.
E non dimentichiamoci il futuro: oltre a raccontarci l’origine della vita, l’idrogeno bianco potrebbe diventare una fonte di energia pulita per noi. Capire come si forma e come estrarlo potrebbe aiutarci a costruire un mondo più sostenibile. Insomma, questo gas è un vero jolly della natura: ci parla del passato remoto e ci offre possibilità per il futuro.