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Li ha scoperti sempre lui | Il telescopio Webb torna alla ribalta: ecco gli asteroidi più piccoli, nessuno li aveva scovati, ma sono pericolosi

Rappresentazione di un impatto imminente di asteroidi con la Terra

Gli asteroidi sono una minaccia (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Il telescopio Webb non smette di stupire: individuati asteroidi mai visti prima, sono minuscoli ma potenzialmente pericolosi.

Hai mai pensato a quanti sassi spaziali vagano sopra le nostre teste? Non parlo di pianeti o stelle, ma di quegli oggetti più piccoli, gli asteroidi. Sono lì, nascosti nell’oscurità cosmica, a fare i loro giri senza dar troppo nell’occhio. A volte sono così minuscoli che neanche li vediamo, ma non per questo sono meno importanti. Anzi, sono come dei frammenti di storia antica che viaggiano nello spazio da miliardi di anni.

La cosa interessante è che questi corpi celesti sono come dei puzzle galleggianti. Ogni pezzettino contiene indizi su com’era il Sistema Solare all’inizio dei tempi. Studiare gli asteroidi, anche quelli piccoli come una casa o una macchina, significa dare uno sguardo al passato remoto. È un po’ come rovistare in soffitta e trovare vecchie foto di famiglia, solo che qui parliamo di pezzi di roccia vecchi di miliardi di anni.

E poi, diciamocelo, non è che siano sempre dei simpaticoni. Alcuni di loro sono potenziali scocciatori spaziali. Oggetti che, se deviano dal loro percorso, potrebbero avvicinarsi pericolosamente alla Terra. Ok, non sto dicendo che dobbiamo aspettarci un’apocalisse alla “Armageddon” ogni due giorni, però gli eventi come quello di Tunguska o il più recente di Čeljabinsk sono un bel promemoria che lo spazio non è così tranquillo come sembra.

Ma, in fondo, è anche questo il bello della scienza: riuscire a monitorare questi oggetti e, perché no, anticipare i loro movimenti. Ormai abbiamo strumenti così avanzati che riusciamo a vedere cose che prima erano invisibili. Prendi il telescopio Webb, per esempio: una macchina fotografica spaziale con una vista così acuta da riuscire a individuare dettagli che noi comuni mortali possiamo solo sognare.

Webb e la scoperta degli asteroidi “nascosti”

Ed ecco che, proprio grazie al telescopio Webb, è saltata fuori una scoperta pazzesca. Mentre due astronomi stavano studiando un sistema planetario attorno alla stella Trappist-1, si sono accorti di qualcosa di inaspettato: ben 138 asteroidi che si muovevano indisturbati nella Fascia principale tra Marte e Giove. La cosa ancora più incredibile? Sono i più piccoli mai osservati, tutti sotto i 100 metri di diametro. Roba che fino a ieri era praticamente invisibile.

Questi asteroidi, seppur minuscoli, potrebbero avere una marcia in più in termini di pericolosità. Essendo così piccoli e “agili”, è più facile che si stacchino dalla Fascia principale e diventino dei near-Earth objects (Neos). In parole povere: oggetti che potrebbero fare una capatina poco gradita dalle nostre parti. Non proprio un pensiero rassicurante, eh?

Piccoli asteroidi
Piccoli asteroidi (Pixabay foto) – www.aerospacecue.it

Perché questa scoperta è una bomba

Ora, poter vedere questi sassolini spaziali così lontano è un enorme passo avanti. Fino a poco tempo fa, riuscivamo a rilevare solo asteroidi di almeno un chilometro di diametro. Ora, invece, Webb ci permette di scovare quelli molto più piccoli, dandoci la possibilità di tracciare meglio le loro orbite. È una sorta di radar anticipato che potrebbe rivelarsi fondamentale per la difesa del pianeta.

La cosa bella è che questa scoperta è arrivata quasi per caso. Stavano cercando esopianeti e si sono imbattuti in questa “folla” di asteroidi. È la dimostrazione che, a volte, gli errori o le deviazioni inaspettate portano alle scoperte più interessanti. Insomma, quando si guarda il cielo con strumenti nuovi, può sempre saltare fuori qualcosa di sorprendente. E questa, amici miei, è una di quelle volte!