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Universo, questa Galassia luccicante apre nuovi scenario di studi | Scienziati pronti a svelare il vero volto della Via Lattea da neonata

Illustrazione artistica di una galassia (Pixabay)

Illustrazione artistica di una galassia (Pixabay FOTO) - www.aerospacecue.it

Nell’universo è presente una galassia molto luminosa, importantissima da studiare. Sapremo qualcosa sulla “giovane” Via Lattea?

Le galassie sono vaste strutture cosmiche composte da stelle, pianeti, gas, polveri e materia oscura, tutte tenute insieme dalla forza di gravità. Si stima che nell’universo osservabile esistano oltre due trilioni di galassie.

La nostra galassia, la Via Lattea, è una spirale barrata con un diametro di circa 100.000 anni luce e contiene tra i 100 e 400 miliardi di stelle. Le galassie si classificano in tre principali tipologie: spirali, ellittiche e irregolari.

Le galassie a spirale, come la Via Lattea e Andromeda, hanno bracci a forma di spirale che si dipartono da un nucleo centrale. Le galassie ellittiche sono più compatte e sferoidali, con stelle distribuite uniformemente, mentre le galassie irregolari non possiedono una forma ben definita e spesso risultano distorte da interazioni gravitazionali.

Le galassie non sono statiche ma evolvono nel tempo. Possono formarsi attraverso fusioni e collisioni con altre galassie, processi che innescano intense attività di formazione stellare.

Una nuova scoperta

La galassia Firefly Sparkle rappresenta una scoperta straordinaria per l’astrofisica moderna. Osservata grazie al telescopio spaziale James Webb (JWST), questa giovane galassia risale a un’epoca in cui l’universo aveva appena 600 milioni di anni. Per captare la sua luce estremamente debole è stato fondamentale il fenomeno della lente gravitazionale, che ha amplificato il segnale rendendo possibile lo studio dettagliato della galassia. Firefly Sparkle offre agli scienziati una rara opportunità di ricostruire come poteva apparire la Via Lattea neonata, colmando una lacuna nella nostra comprensione dei primi stadi evolutivi delle galassie.

La galassia deve il suo nome alla fioca luce dei suoi ammassi stellari, che ricorda il bagliore delle lucciole. Con una massa stellare stimata intorno a 10 milioni di volte quella del Sole, Firefly Sparkle corrisponde alle dimensioni e alla luminosità ipotizzate per la Via Lattea nei suoi albori. Questo la distingue dalle altre galassie conosciute di quell’epoca, spesso molto più grandi e luminose.

llustrazione della a galassia Firefly Sparkle (L. Mowla et al. 2024)
llustrazione della a galassia Firefly Sparkle (L. Mowla et al. 2024 FOTO) – www.aerospacecue.it

Un’occhiata da vicino

Un elemento chiave della scoperta è la capacità di osservare non solo Firefly Sparkle, ma anche i dettagli della sua struttura interna. Gli scienziati hanno identificato dieci ammassi stellari distinti all’interno della galassia, un risultato notevole data la sua distanza estrema. La presenza di questi ammassi suggerisce processi di formazione stellare attivi e fornisce informazioni cruciali sulla composizione e l’evoluzione di galassie di massa ridotta nei primi miliardi di anni dell’universo. La distanza di Firefly Sparkle è stata misurata con precisione tramite un redshift di z = 8,296.

Firefly Sparkle non è sola nello spazio: è accompagnata da due piccole galassie vicine, chiamate “Firefly-Best Friend” e “Firefly-New Best Friend”, situate rispettivamente a 6.000 e 40.000 anni luce di distanza. Queste galassie compagne offrono ulteriori spunti sul modo in cui le galassie primordiali interagivano e si evolvano insieme. La vicinanza di queste strutture suggerisce che, come la Via Lattea, anche Firefly Sparkle potrebbe aver subito fusioni e interazioni gravitazionali che hanno influenzato la sua crescita e il suo sviluppo.