Asteroidi, scoperta incredibile | Nessuna vita aliena trasferita sulla Terra: questi corpi celesti sono stati colonizzati da batteri umani
Questa scoperta è davvero incredibile! Questi corpi celesti hanno restituito tante informazioni interessanti su “colonizzazioni aliene”.
Gli asteroidi e le comete sono tra i corpi celesti più antichi del Sistema Solare e rappresentano veri e propri archivi della sua formazione. Sebbene non siano in grado di ospitare forme di vita complesse, sono stati trovati su di essi composti organici che sono i mattoni fondamentali della vita.
Gli asteroidi ricchi di carbonio, noti come asteroidi di tipo C, sono particolarmente interessanti per lo studio della materia organica. Questi corpi contengono acqua intrappolata nei minerali e composti organici complessi.
L’analisi dei campioni riportati da alcuni asteroidi hanno confermato la presenza di queste sostanze, rafforzando l’ipotesi che gli asteroidi abbiano svolto un ruolo chiave nella chimica prebiotica della Terra.
Le comete, composte da ghiaccio, polveri e materiali organici, sono altrettanto affascinanti. Durante il passaggio vicino al Sole, il calore fa sublimare il ghiaccio delle comete, liberando gas e particelle che possono contenere molecole organiche.
La scoperta di alcuni composti organici
Nel 2019, la sonda Hayabusa2 dell’Agenzia Spaziale Giapponese (JAXA) ha raccolto campioni dall’asteroide Ryugu e li ha consegnati sulla Terra nel dicembre 2020. Inizialmente, le analisi dei campioni avevano rivelato la presenza di due composti organici essenziali per la vita, suscitando entusiasmo nella comunità scientifica. Questi risultati suggerivano che gli asteroidi potessero fungere da vettori di molecole organiche nello spazio, supportando l’ipotesi della panspermia, secondo cui la vita sulla Terra potrebbe essere stata seminata da materiali provenienti da corpi celesti.
Uno studio condotto da un team guidato da Matthew Genge dell’Imperial College London ha confutato questa teoria nel caso specifico di Ryugu. Gli scienziati hanno dimostrato che i composti organici rilevati erano contaminati da microrganismi terrestri come batteri e funghi. Nonostante le rigorose misure di sicurezza durante il recupero e l’analisi dei campioni, i microbi sono riusciti a infiltrarsi, sottolineando quanto sia difficile mantenere campioni extraterrestri completamente sterili durante le fasi di manipolazione.
Una sfida interessante
I campioni di Ryugu sono stati conservati in contenitori sigillati ermeticamente e analizzati in ambienti sterili riempiti con azoto per minimizzare i rischi di contaminazione. Nonostante queste precauzioni, i microrganismi terrestri hanno comunque contaminato i campioni. Questa scoperta dimostra l’eccezionale capacità dei microbi terrestri di sopravvivere e diffondersi anche nelle condizioni più controllate, rendendoli i “più grandi colonizzatori del mondo”.
Per il futuro, sarà necessario sviluppare nuovi protocolli e tecnologie avanzate per ridurre al minimo la contaminazione durante le missioni spaziali. I campioni di Ryugu e quelli di altri asteroidi, come Bennu, raccolti dalla missione OSIRIS-REx della NASA, continueranno a essere studiati per anni.