Scoperto un tunnel interstellare che collega il Sistema Solare alla costellazione del Centauro.
Il nostro Sistema Solare non è sospeso in un vuoto silenzioso e immobile bensì si trova all’interno di una gigantesca “bolla” di gas caldo e rarefatto, conosciuta come Bolla Locale. Questa struttura straordinaria, lunga circa 1.000 anni luce, è come una testimonianza vivente di eventi cosmici di milioni di anni fa.
Racconta una storia di esplosioni stellari e trasformazioni galattiche che hanno modellato il nostro angolo di universo e che continuano a sorprenderci. Bisogna dire che la Bolla Locale non si è formata così per caso. Milioni di anni fa, alcune stelle enormi sono esplose in supernovae, scatenando onde d’urto incredibilmente potenti che hanno spazzato via il gas freddo circostante.
Queste esplosioni hanno lasciato dietro di sé una cavità immensa, che in seguito è stata riempita da gas caldo e rarefatto. Oggi, il nostro Sistema Solare si trova al centro di questa gigantesca bolla.
Ogni dettaglio di questa struttura porta con sé le tracce di quegli eventi antichi. Le sue pareti segnano un confine delicato ma fondamentale tra il gas caldo interno e il gas più freddo e denso all’esterno. È un confine che separa due ambienti completamente diversi, un testimone silenzioso della storia del nostro vicinato galattico.
Per capire meglio la Bolla Locale, gli scienziati hanno utilizzato il telescopio spaziale eROSITA, un’innovazione tecnologica progettata per osservare l’universo attraverso i raggi X. Questo telescopio è posizionato a oltre 1,5 milioni di chilometri dalla Terra ed è lontano dalle interferenze atmosferiche. Grazie alla sua posizione è stata creata una mappa tridimensionale dettagliata della Bolla e delle altre strutture cosmiche vicine.
Questa mappa ha rivelato dettagli sorprendenti. Gli scienziati, ad esempio, hanno scoperto che la parte settentrionale della Bolla è più fredda di quella meridionale. Questa differenza di temperatura potrebbe essere legata alle antiche esplosioni stellari che hanno riscaldato il gas in modo non uniforme. È come se le onde d’urto avessero scolpito la Bolla, lasciando segni che oggi possiamo osservare con strumenti avanzati.
Ma le scoperte non finiscono qui! Infatti la scoperta più sorprendente è stata l’individuazione di un tunnel interstellare. Questo passaggio, scoperto grazie alle osservazioni di eROSITA, sembra collegare la nostra Bolla Locale a un’altra superbolla di gas caldo, situata nella direzione della costellazione del Centauro. È come se due regioni lontane del cosmo fossero collegate da un corridoio invisibile, nascosto tra il gas più freddo.E c’è di più: gli scienziati sospettano che questo tunnel non sia unico. Credono che faccia parte di una rete più grande di passaggi interstellari, modellati nel corso di milioni di anni da fenomeni violenti come esplosioni di supernovae, venti stellari e getti emessi da giovani stelle. Questa rete rappresenta una nuova immagine del cosmo, non più uno spazio vuoto ma una fitta trama di connessioni.
Questi tunnel non sono solo curiosità scientifiche. Ci aiutano a capire come il gas si sposta nella galassia e come queste dinamiche influenzano la formazione di nuove stelle e pianeti. Ogni esplosione stellare e ogni getto di materia emesso da una stella giovane lascia un’impronta, scolpendo corridoi e cavità che si intrecciano come fili di una rete cosmica.Grazie a eROSITA, stiamo iniziando a vedere il nostro universo in modo diverso. Non è più un luogo statico e immutabile, ma uno spazio dinamico e interconnesso, dove ogni evento cosmico contribuisce alla grande storia dell’universo. In questa immensa rete, il nostro Sistema Solare non è un semplice spettatore, ma una parte attiva di un affascinante e complesso intreccio che ci collega a tutto ciò che ci circonda.