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Alpha Centauri, la stella non resterà irraggiungibile | Partita la missione della Nasa: le sonde viaggeranno più lentamente

Spazio

Spazio (Pixabay FOTO) - www.aerospacecue.it

Una missione della NASA che permetterà di raggiungere Alpha Centauri, meta per noi ancora troppo lontana ma non impossibile.

Alpha Centauri è il sistema stellare più vicino a quello Solare, dista infatti 4,37 anni luce dal nostro ed è composto da tre stelle principali: Alpha A, Alpha B (che formano un sistema binario) e Proxima Centauri. Essa ospita anche un esopianeta Proxima B che risulta essere abitabile.

Per viaggiare nello spazio servono delle sonde che sono progettate per essere robotiche ed autonome. Esse sono composte da una struttura molto resistente, telecamere, ma sopratutto di un sistema di comunicazione per inviare dati alla Terra.

Le sonde vengono messe in orbita tramite razzi che trasposrtano la sonda oltre l’atmosfera terrestre e forniscono la velocità desiderata per raggiungere la destinazione finale.

La navigazione nello spazio richiede la gravità assistita (cioè sfruttano la gravità dei pianeti per accelerare), propulsori di bordo per piccoli aggiustamenti di rotta e sistemi di guida autonoma basati su segnali inviati dalle stazioni di controllo sulla Terra.

Le prime sonde inviate

Essendo così lontano servono delle sonde specifiche per raggiungerla. Tra quelle più lontane abbiamo la sonda Voyager 1 e la Voyager 2  madate in orbita nel 1977 e che oggi si trovano a 24 miliardi e 20 miliardi di km dalla Terra. Queste sonde rappresentano ambasciatori dell’umanità, portando costantemente messaggi simbolici nello spazio.

Anche la Pioner 10 e la Pioner 11 lanciate rispettivamente nel 1972 e nel 1973, distanti oggi 19,3 miliardi e 14 miliardi di km hanno permesso all’uomo di condurre esplorazioni su Giove e non solo. Esse infatti hanno superato per la prima volta la fascia degli asteroidi trasportando informazioni sulla Terra.

Sonda nello spazio
Sonda nello spazio (Pixabay FOTO) – www.aerospacecue.it

Un lungo viaggio

La Voyager 1 è dotata di una batteria RTG che le permetterà di viaggiare fino al 2025. La sonda però non si fermerà, infatti si muoverà di moto rettilineo ad una velocità ridotta. Secondo gli studiosi nel 2042 arriverà ad uscire dalla nube di Oort (zona remota del nostro sistema Solare) ed entrerà nell’orbita della stella Gliese 445 della costellazione della giraffa.

La Voyager 2, che nel 2018 ha raggiunto lo spazio interstellare, fra circa 40 mila anni passerà a 1,7 anni luce dalla stella Ross 248, nella costellazione dI Andromeda. Tra quasi 300 mila anni sarà il primo pioniere artificiale a raggiungere Sirio (sistema binario composto da due stelle). Quest’ultimo dista dalla Terra per 8,6 anni luce e spicca per la sua brillantezza (esso infatti è circa 25 volte  più luminoso del Sole) che è dovuta sia alla vicinanza con il nostro pianeta sia alle sue proprietà intrinseche.