Addio definitivo a questa stella | Ha portato con sé un messaggio da un passato remoto: dirà ai posteri chi siamo stati
Una stella che è scomparsa in modo definitivo ma che dirà ai posteri tutto quello che definisce chi siamo stati.
Le comete sono degli oggetti molto affascinanti del nostro sitema solare, composte principalmente da ghiaccio, polveri e rocce e provengono dallo strato più esterno del nostro sistema.
La struttura di una cometa prevede un nucleo, ovvero il suo cuore fatto prevalentemente da ghiaccio, la chioma che è provocata dalla sublimazione del ghiaccio una volta che il corpo si avvicina al Sole ed infine la coda formata principalmente da polveri e gas.
Le comete si originano principalmente in due regioni specifiche: la fascia di Kuiper da cui provengono comete a corto periodo e che si trova sotto l’orbita di Nettuno; la nube di Oort vasta sfera di corpi ghiacciati che circonda il sistema solare a distanze enormi.
Le comete sono capsule del tempo poichè conservano materiali antichi risalenti alla formazione del sistema solare. Molte teorie sostengono che l’acqua terrestre sia arrivata proprio grazie a questi corpi celesti, che contengono anche molte molecole organiche e quindi tracce di vita.
Una cometa che ha dato spettacolo
Ad ottobre una cometa dal nome C/2023 A3 Tsuchinshan-Atlas ha attraversato i cieli italiani e si è avvicinata al Sole dopo un viaggio durato circa 80 mila anni. Il suo viaggio risale quindi ai primi villaggi del Neaderthal, ma la caratteristica principale è che è molto luminosa.
Secondo studi condotti all’università di Roma Tor Vergata essa proviene proprio dalla nube di Oort, zona molto remota e difficile da osservare, che porta informazioni circa le origini del sitema Solare. Essa inffatti contiene i residui del sistema prtoplanetario.
Un messaggio dal passato
I nuclei cometari in questione possiedono infatti molecole, composti organici e amminoacidi che rappresentano i motori della vita. Questi elementi non erano presenti sulla Terra perchè si ipotizza fossero stati spazzati via dalle radiazioni solari. Questa cometa porta quindi il peso del passato e di come la vita terrestre si è originata. Questi corpi celesti non sono quindi solo palle di ghiaccio come si pensava in passato. La composizione delle comete è oggi conosciuta grazie alla sonda spaziale Rosetta e alla missione che era stata ad essa associata.
La cometa in questione prende il nome dai due astrofisici che l’hanno osservata e poi “C” sta per cometa, “A” per gennaio ovvero il mese in cui è stata scoperta e 2023 è l’anno in cui è stata osservata nei nostri cieli per la prima volta. La caratteristica principale è che è visibile ad occhio nudo, evento molto raro che risaliva solo agli anni novanta.