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Sole, non lo abbiamo mai visto così | L’ESA ha rivelato qualcosa di spettacolare: queste immagini sono da paura

Sole

Sole (Jans Henke - ESA G NASA SOLAR ORBITER PHI TEAM LICENZA CC BY-SA 3.0 IGO Foto) - www.aerospacecue.it

Nuove immagini dall’ESA mostrano un Sole come non l’hai mai visto prima. Scopri ora queste spettacolari immagini!

Il Sole ha dei colori ben precisi nell’immaginario collettivo. Il giallo e il rosso sono associati alla nostra stella, perché la luce solare è gialla o bianca nella nostra percezione, dopo il passaggio dell’atmosfera e con gli occhi senza strumenti di rilevazione.

Il Sole passa al rosso più intenso quando lo si osserva dallo Spazio, oppure si immagina di vederlo da una navicella spaziale. In questo caso sono le esplosioni all’interno della stella che fanno pensare a questo colore intenso, oltre ai gas che si sprigionano di conseguenza.

Alcune nuove immagini che arrivano dall’Agenzia Spaziale Europea danno un aspetto del tutto nuovo al Sole, come non lo hai mai visto. Il motivo? Queste immagini arrivano da una sonda, che ha tutti gli strumenti del caso.

In più, la percezione dei colori dipende dalla luce e dallo strato di atmosfera. Nel momento in cui questi due aspetti vengono a mancare o a cambiare, si modifica anche la percezione che abbiamo. Guarda ora queste immagini straordinarie!

Le nuove immagini del sole

Le immagini pubblicate dall’Agenzia Spaziale Europea ESA arrivano grazie alla missione Solar Orbiter, che utilizza 6 strumenti di imaging. Questa tecnica a mosaico consente di ottenere un’immagine unica da 25 scatti diversi.

Per ottenere queste foto la sonda ha missione ha usato due programmi: il Polarimetric and Helioseismic Imager (Phi) ha catturato le immagini della superficie solare, mentre l’Extreme Ultraviolet Imager (Eui) quella della corona. Come ci sono riusciti?

Sole
Sole (ESA G NASA SOLAR ORBITER PHI TEAM LICENZA CC BY-SA 3.0 IGO Foto) – www.aerospacecue.it

Da dove arrivano

Le immagini arrivano dalle foto che il Solar Orbiter ha scattato mentre si trovava a meno di 74 milioni di chilometri dal Sole, una distanza che consente di catturare dettagli incredibili. Ogni scatto copre solo una piccola porzione della superficie, perché il Sole è molto più grande di quanto si possa pensare. Infatti, la massa solare è in grado di attrarre anche i pianeti, per evitare che si perdano nell’universo.

Questa grandezza ha portato alla necessità di assemblare 25 immagini per dare un quadro chiaro della situazione. L’ESA ha poi reso note le 4 immagini che sono arrivate alla fine del processo. Nel magnetogramma, le macchie solari appaiono come regioni di intensa concentrazione del campo magnetico. La mappa di velocità mostra come il plasma solare si muova seguendo la rotazione del Sole, salvo deviazioni nelle regioni delle macchie. La notizia arriva da Wired.