Segnali dallo Spazio | Mentre la NASA si arrovella, un genitore e sua figlia sono rusciti a scoprire il significato del messaggio da Marte

Una storia straordinaria che arriva da un genitore e sua figlia: la NASA è rimasta senza parole con questo messaggio.

Gli appassionati dello Spazio sono persone affascinate dall’universo e dai misteri che custodisce. Questo interesse spazia dall’astronomia all’esplorazione spaziale. Il loro entusiasmo spesso li porta a seguire notizie scientifiche e partecipare ad eventi a tema.

Grazie alla diffusione della tecnologia e delle piattaforme online, gli appassionati dello spazio hanno accesso a telescopi virtuali, immagini satellitari e simulazioni spaziali. Questi strumenti consentono loro di approfondire la conoscenza del cosmo, condividere scoperte e collaborare con comunità globali di altri entusiasti e ricercatori.

Eventi come lanci di razzi, eclissi e scoperte scientifiche stimolano il coinvolgimento degli appassionati. Molti organizzano incontri, osservazioni guidate e persino viaggi a osservatori o siti astronomici.

Uno di questi eventi ha coinvolto un padre e una figlia. Il tutto è stato di supporto a un esperimento scientifico molto importante per quanto riguarda eventuali messaggi che l’Universo può mandare. Ecco cosa è successo!

L’esperimento

Il 24 maggio 2023, l’European Space Agency (ESA) ha trasmesso un segnale simulato di origine extraterrestre verso la Terra con la sonda ExoMars Trace Gas Orbiter in orbita attorno a Marte. Questo esperimento, denominato “A Sign in Space“, serviva a valutare la capacità dell’umanità di ricevere, decodificare e interpretare un messaggio proveniente da una civiltà aliena.

La trasmissione è stata creata da un’artista multimediale, con la collaborazione di tre radiotelescopi terrestri: il SETI Institute’s Allen Telescope Array in California, il Robert C. Byrd Green Bank Telescope in West Virginia e l’Istituto nazionale di astrofisica italiano in Italia.

La storia

Il padre, un ingegnere elettronico, e la figlia, una studentessa di informatica, hanno collaborato per analizzare il segnale ricevuto. Con le loro competenze insieme, sono riusciti a identificare schemi nel messaggio che suggerivano una struttura non casuale, così hanno indicato la presenza di informazioni codificate. La loro analisi ha contribuito a una migliore comprensione del contenuto del segnale.

Alla fine, Ken e Keli Chaffin – questi i nomi dei due protagonisti di questa storia – hanno scoperto che il messaggio era la struttura di cinque amminoacidi che gli scienziati considerano i più importanti per la generazione di nuova vita. L’esperimento ha coinvolto circa 5.000 scienziati e semplici appassionati di tutto il mondo per capire cosa stava succedendo. Il tempo di riconoscimento del messaggio è stato di 10 giorni, ma è stato necessario un anno per decodificarlo. La notizia arriva da Everyeye.