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Luna, evitato un impatto catastrofico | Una manovra impossibile ha salvato capre e cavoli: India e Corea tirano un sospiro di sollievo

Luna

Luna (Freepik FOTO) - www.aerospacecue.it

Paura sulla Luna, il rischio di un incidente catastrofico era elevatissimo: la manovra miracolosa ha salvato tutti.

La Luna, così vicina eppure così misteriosa, è da sempre un punto di riferimento per l’umanità. Nei secoli ha ispirato miti, poesie e scoperte scientifiche, intrecciandosi al nostro immaginario come simbolo di eternità e trasformazione. Oggi, oltre ad affascinare con la sua luce, rappresenta una sfida tecnologica e scientifica che ci spinge a superare i limiti della conoscenza.

Ogni missione verso la Luna racchiude una duplice ambizione: esplorare l’universo e riflettere su noi stessi. Mentre i rover e gli orbiter scandagliano la sua superficie e il suo sottosuolo, i dati raccolti ci raccontano storie di impatti antichi e dell’origine del sistema solare. Allo stesso tempo, la Luna è diventata una vera e propria piattaforma per immaginare il futuro: basi permanenti, miniere di risorse e possibili partenze verso Marte.

Ma questo straordinario laboratorio naturale non è privo di rischi. L’assenza di atmosfera, le radiazioni solari e i crateri che testimoniano millenni di impatti meteorici rappresentano sfide tecniche e scientifiche. Non meno complessa è la crescente attività umana attorno alla Luna: decine di veicoli spaziali di nazioni diverse condividono un’orbita sempre più affollata, rendendo la gestione del traffico spaziale una necessità cruciale.

Nonostante la Luna ci appaia silenziosa e immobile, l’attività attorno al suo perimetro è un balletto delicato di precisione e collaborazione internazionale. Ma cosa accade quando questa sinergia si incrina o non esistono regole chiare?

Orbite affollate e manovre d’emergenza

Lo scorso settembre, una situazione di alto rischio ha coinvolto due sonde in orbita lunare: l’orbiter Chandrayaan-2 dell’India e la sonda sudcoreana Danuri. I calcoli dell’Indian Space Research Organisation (ISRO) hanno previsto un possibile impatto tra i due veicoli che hanno portato all’esecuzione di una manovra d’emergenza il 19 settembre. L’intervento ha innalzato l’orbita di Chandrayaan-2 in modo da evitare la collisione.

Non si è trattato di un caso isolato. Il 1° ottobre, lo stesso orbiter indiano ha effettuato un’altra manovra per scongiurare un possibile scontro con il Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) della NASA.

Astronauta sulla Luna
Astronauta sulla Luna (Depositphotos) www.aerospacecue.it

Collaborazione internazionale in stallo

Nonostante il crescente rischio, non esistono ancora protocolli globali vincolanti per evitare collisioni nello spazio lunare. Le agenzie spaziali – NASA, ISRO e KARI – si coordinano su base volontaria e condividono dati e traiettorie tramite email e teleconferenze. Ma questa collaborazione informale presenta dei limiti: difficoltà di comunicazione, mancanza di una piattaforma unificata e ritardi nelle decisioni.

Attualmente, il rischio di collisioni viene gestito grazie a sistemi come MADCAP, sviluppato dal Jet Propulsion Laboratory della NASA, che analizza le orbite e calcola le distanze critiche. Tuttavia, secondo il Korea Aerospace Research Institute (KARI), serve molto di più: un sistema internazionale centralizzato per il monitoraggio e una normativa condivisa per prevenire incidenti.