La più grande simulazione dell’Universo è stata fatta grazia al supercomputer Frontiers
Il (secondo) computer più potente al mondo ha creato la prima simulazione dell’universo: le immagini sono sbalorditive.
Il computer super potente Frontiers, il secondo più veloce al mondo, ha realizzato qualcosa che fino a pochi anni fa sembrava impensabile: creare una simulazione dell’universo che ci circonda.
Se fino a qualche anno fa la conoscenza dell’universo ha rappresentato un mistero, oggi grazie a queste innovazioni tecnologiche è stato fatto un enorme passo avanti nella comprensione di ciò che siamo e del nostro posto nel cosmo. Gli astri, le galassie, e il tessuto stesso dello spazio-tempo formano un mosaico complesso che gli scienziati cercano di decifrare da secoli.
Il desiderio di esplorare e comprendere il funzionamento dell’universo è intrinseco nell’uomo, ed è una caratteristica che ci appartiene da sempre. Già dall’antichità, infatti, filosofi e pensatori scrutavano il cielo in cerca di risposte. Tuttavia, è solo negli ultimi decenni, grazie all’innovazione tecnologica, che questa ricerca ha raggiunto livelli di precisione e dettaglio impensabili in passato. Strumenti all’avanguardia hanno permesso di scoprire fenomeni straordinari e di porre domande ancora più profonde.
Tra i misteri più intricati non possiamo non citare la materia oscura, quella misteriosa componente dell’universo che, pur essendo invisibile, rappresenta una forza fondamentale nel mantenere l’equilibrio cosmico. Gli scienziati sanno che essa interagisce solo attraverso la gravità, ma i suoi segreti restano ancora oggi nascosti.
Il ruolo cruciale del supercomputer
I supercomputer sono ormai strumenti indispensabili per le indagini cosmologiche. Grazie alla loro straordinaria capacità di calcolo permettono di simulare fenomeni complessi, come la formazione di galassie o l’espansione dell’universo. Questi modelli permettono di confrontare i dati teorici con le osservazioni reali, affinando le teorie e svelando nuovi dettagli.
L’impresa compiuta dal supercomputer Frontiers, installato presso l’Oak Ridge National Laboratory negli Stati Uniti, rappresenta una tappa fondamentale in questa direzione. Attraverso il progetto ExaSky, è stata realizzata la più grande simulazione astrofisica dell’universo, un traguardo che punta a rivoluzionare lo studio della materia oscura e dell’evoluzione cosmica.
I dettagli della simulazione
Questa simulazione riproduce in dettaglio la struttura dell’universo e include la formazione di galassie, buchi neri e ammassi di stelle. La simulazione, inoltre, integra sia la fisica della materia ordinaria che quella della materia oscura. Il risultato è una rappresentazione senza precedenti del cosmo che ci offre nuove intuizioni sul suo sviluppo nel tempo.
Il coordinatore del progetto Salman Habib, fisico dell’Argonne National Laboratory negli Stati Uniti, ha dichiarato che questi tipi di simulazione sono anche chiamate “simulazioni di idrodinamica cosmologica“.