L’ambiziosa missione cinese diretta verso la Luna nel 2028 potrebbe avere anche la presenza di un robot umanoide.
Negli ultimi anni, la Cina è emersa come uno dei protagonisti principali nel panorama spaziale, con una serie di missioni che hanno messo in evidenza le sue ambizioni e capacità. Tra queste, le missioni Chang’e, che prendono il nome dalla leggendaria dea cinese della Luna, hanno un obiettivo preciso: portare l’uomo più vicino a una presenza stabile sul nostro satellite.
Dal 2007 in poi, la Cina ha lanciato diverse missioni di successo. Ricordi la Chang’e 4? È stata la prima a toccare il lato oscuro della Luna, quello che non vediamo mai. Una cosa che ha affascinato tutti gli appassionati del settore e che ha spianato la strada per progetti ancora più ambiziosi.
Ed eccoci qui a parlare di Chang’e 8, prevista per il 2028. Stavolta si parla di tecnologie di utilizzo delle risorse in loco: il piano sarebbe quello di trasformare il regolite lunare – una specie di “polvere di Luna” – in mattoni. Immagina, potremmo costruire case lunari un giorno!
Creare strutture direttamente sul suolo lunare non è roba da fantascienza, almeno non più. Se questa tecnologia di stampa 3D funziona, potremmo vedere le prime basi lunari diventare realtà. Non è tutto: la missione porterà anche esperimenti per creare ecosistemi terrestri in condizioni lunari.
E poi c’è questa novità che ha fatto saltare sulla sedia parecchi: l’idea di portare sulla Luna un robot dalle sembianze umane. Durante una presentazione a Pechino, Wang Qiong, il progettista capo della missione, ha parlato di questo veicolo umanoide che potrebbe cambiare le carte in tavola. Ma cosa farebbe davvero? Si sa ancora poco, ma dalle immagini si intuisce che potrebbe servire per compiti complessi e delicati, magari aiutando il lander e i rover con operazioni che richiedono maggiore precisione e “intelligenza”.
Questo robot, con la sua parte superiore simile a una figura umana e una base a quattro ruote, fa pensare a un futuro in cui automazione e intelligenza artificiale saranno essenziali per le missioni spaziali. Forse potrebbe raccogliere campioni, eseguire esperimenti o persino fare piccole riparazioni. Tutto questo, però, resta da vedere. Certo è che l’idea di un robot umanoide sulla Luna cattura l’immaginazione.
Chang’e 8, comunque, non è un progetto isolato. Fa parte di un piano più grande che prevede la costruzione di una Stazione di Ricerca Lunare Internazionale per gli anni ’30. Se il robot umanoide verrà davvero incluso, potrebbe aprire la strada a nuovi livelli di automazione e tecnologie avanzate per l’esplorazione.
Questo, in fondo, è solo un altro pezzo del puzzle che la Cina vuole assemblare, collaborando con partner internazionali per creare una presenza duratura sulla Luna. Un passo alla volta, stiamo cercando di rendere l’universo un po’ più familiare.