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Smartphone, questa funzionalità è necessaria per gli astronomi | Stanno studiando lo Spazio grazie a questi dispositivi

Un fotografo in Islanda (Pixabay)

Un fotografo in Islanda (Pixabay FOTO) - www.aerospacecue.it

Gli smartphone ormai sono indispensabili anche per gli studi scientifici, e alcune di queste funzioni interessano agli astronomi.

Gli astronomi utilizzano una varietà di dispositivi avanzati per studiare lo spazio, tra cui telescopi ottici e radio.

I telescopi ottici, come quelli montati sulla terraferma o nello spazio, catturano la luce visibile proveniente da stelle, pianeti e altre galassie.

Un esempio noto è il Telescopio Spaziale Hubble, che opera al di sopra dell’atmosfera terrestre per evitare distorsioni causate dall’atmosfera e ottenere immagini più chiare e dettagliate.

Gli astronomi utilizzano anche telescopi radio, che rilevano le onde radio emesse da oggetti spaziali. Questi strumenti sono essenziali per studiare fenomeni invisibili alla luce visibile, come i buchi neri e le pulsar.

L’utilità degli smartphone

Recenti scoperte hanno rivelato un uso inaspettato degli smartphone nel campo della ricerca spaziale. Un team di ricercatori di Google e dell’Università del Colorado a Boulder ha dimostrato che i sensori GPS presenti nei milioni di dispositivi Android in uso nel mondo possono essere utilizzati per mappare la ionosfera, la parte più esterna dell’atmosfera terrestre. Questo strato atmosferico è fondamentale per le telecomunicazioni e la navigazione, ma è anche influenzato dalla radiazione solare che ionizza le particelle, creando un plasma che può distorcere i segnali GPS.

La ricerca ha mostrato come i dati raccolti dai sensori GPS degli smartphone possano superare i limiti dei tradizionali radar terrestri. Questi ultimi sono in grado di osservare solo una piccola parte della ionosfera alla volta, mentre gli smartphone, distribuiti globalmente, offrono una rete capillare in grado di monitorare un’area significativamente più vasta. Utilizzando questo approccio, i ricercatori sono riusciti a creare una delle mappe più dettagliate della ionosfera, portando a un miglioramento della nostra comprensione di come questa regione atmosferica influisce sulle tecnologie quotidiane come i GPS.

Fotografia con uno smartphone (Pixabay)
Fotografia con uno smartphone (Pixabay FOTO) – www.aerospacecue.it

Una spiegazione più approfondita

L’uso degli smartphone come strumenti scientifici apre nuove opportunità per migliorare la precisione delle tecnologie di navigazione. I dati raccolti dai dispositivi Android hanno permesso di osservare fenomeni atmosferici complessi, come le “bolle di plasma”, che si formano nella ionosfera. Tali fenomeni possono alterare la precisione dei segnali GPS, ma il monitoraggio costante e in tempo reale potrebbe aiutare a ridurre gli errori e migliorare l’affidabilità dei sistemi di navigazione globali.

Inoltre, l’adozione di questa metodologia potrebbe rivoluzionare il monitoraggio atmosferico e spaziale, permettendo una copertura più ampia e dettagliata rispetto ai metodi tradizionali. Questo approccio ha il potenziale di migliorare non solo le prestazioni dei dispositivi GPS, ma anche di ottimizzare altre applicazioni, come la navigazione autonoma e le operazioni di atterraggio aereo.