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Marte, è arrivata la svolta decisiva | Ha un aspetto inospitale, ma un cuore dolce: c’é un Oceano sconfinato sotto la sua corazza rossa

pianeta marte

Marte (Pixabay foto) - www.aerospacecue.it

Nuove ricerche sul pianeta rosso hanno fatto emergere una sconvolgente verità: Marte non è stato il luogo arido che tutti pensavamo. 

Parlare di Marte è un po’ come raccontare di un vecchio amico misterioso che, ogni volta che pensi di conoscerlo meglio, tira fuori un segreto nuovo. Dall’aspetto non sembra proprio ospitale, eh? Quelle distese polverose, l’atmosfera rarefatta e il suo cielo rosso cupo fanno pensare a un mondo dove la vita ha avuto poche chance, se non addirittura nessuna.

Eppure, sotto questa corazza ruvida e rossa, il Pianeta nasconde storie che sfidano la nostra immaginazione. Immagina, per un attimo, un Marte completamente diverso. Un Marte dove l’acqua scorre libera, dove ci sono mari e, forse, persino oceani.

Sembra quasi un racconto di fantascienza, no? Eppure, da anni gli scienziati si spaccano la testa su questa possibilità. In fondo, sapere se il Pianeta Rosso è mai stato “blu” cambia tutto. Ci dice non solo com’era Marte, ma anche com’era il nostro sistema solare.

I rover, quei piccoli robot esploratori, hanno il compito ingrato (e un po’ eroico) di scavare letteralmente a fondo per noi. Hanno percorso chilometri e chilometri, analizzando pietre, sabbia e polvere, per cercare prove di un passato meno ostile. E ora hanno fatto una scoperta sensazionale.

Le scoperte del rover Zhurong

E poi arriva lui, il rover Zhurong. Lanciato dai cinesi nel 2021, atterrato nella regione Utopia, a Nord di Marte. Zhurong non ha perso tempo e ha iniziato a setacciare il terreno. E, sorpresa sorpresa, ha trovato qualcosa di intrigante. La rivista Nature ha pubblicato i risultati pochi giorni fa, e pare che le sue analisi confermino l’ipotesi di un oceano antico. Ha individuato depressioni, erosioni e rilievi che potrebbero indicare la presenza di coste marziane di un tempo.

Il capo del progetto, Bo Wu, spiega che l’area di Utopia mostra segni molto simili a quelli che ci aspetteremmo da zone un tempo lambite dall’acqua. Non si parla di laghetti, ma di qualcosa di grande, vasto, quasi sconfinato. Parliamo di un mare che, miliardi di anni fa, potrebbe essersi formato grazie a inondazioni d’acqua. Poi, come accade a volte, il clima è cambiato, l’acqua si è congelata e si è ritirata, lasciando dietro di sé tracce che ora possiamo solo immaginare. Ora, sarà importante il prossimo step.

Suolo Marte
Suolo Marte (Depositphotos FOTO) www.aerospacecue.it

Cosa significa per noi

Ma le domande non finiscono qui. Sì, Zhurong ha raccolto dati importanti, ma per dire con certezza che Marte aveva un oceano, serve ancora di più. Bo Wu ha detto che è fondamentale riportare sulla Terra campioni di roccia. Analizzarli con i nostri strumenti potrebbe finalmente chiudere il cerchio. Sarebbe un bel passo avanti, perché dimostrerebbe che il nostro vicino più prossimo potrebbe aver ospitato condizioni adatte alla vita.

Immagina scoprire che Marte non è stato sempre il pianeta freddo e desolato che vediamo oggi. Forse, a un certo punto, la vita avrebbe anche potuto emergere. Non lo sappiamo ancora, ma continuare a scavare (letteralmente) in cerca di risposte rende la ricerca su Marte una delle avventure più straordinarie che possiamo seguire. Magari, un giorno, scopriremo che la Terra non è l’unica ad aver cullato la vita. Sarebbe una rivelazione enorme.