Home » Riscontrata dell’attività vulcanica nel lato nascosto della Luna
Luna

Luna dallo Spazio (screenshot Nasa/YouTube) - www.aerospacecue.it

La Luna custodisce ancora molti segreti dal punti di vista geologico, e sembra che siano avvenuti fenomeni vulcanici.

La missione Chang’e-6 rappresenta un passo cruciale nell’esplorazione della Luna, segnando la prima raccolta di campioni provenienti dal lato nascosto del nostro satellite.

Questo lato, invisibile dalla Terra, ha sempre affascinato gli scienziati per le sue caratteristiche peculiari e la sua storia geologica ancora poco compresa.

L’analisi preliminare dei campioni riportati sulla Terra ha permesso di datare un’attività vulcanica avvenuta circa 2,8 miliardi di anni fa, confermando che il vulcanismo sul lato nascosto della Luna è stato attivo per oltre 1,4 miliardi di anni.

Questi risultati, pubblicati su Nature nel 2024, evidenziano significative differenze con il lato visibile della Luna e aprono nuove prospettive sullo studio della sua evoluzione geologica.

La missione Chang’e-6 e i suoi risultati

Chang’e-6, lanciata il 3 maggio 2024, è stata progettata per esplorare il bacino Polo Sud-Aitken, un cratere meteoritico di oltre 2000 chilometri situato sul lato nascosto della Luna. Questo sito è particolarmente interessante poiché la crosta lunare qui è più sottile, rendendo possibile lo studio del vulcanismo in una regione mai esplorata prima. Il lander, atterrato il 2 giugno, ha raccolto circa 2 chilogrammi di campioni, che sono stati riportati sulla Terra il 25 giugno. I materiali analizzati hanno fornito dati straordinari.

La maggior parte dei frammenti di basalto datati ha un’età di formazione di circa 2,8 miliardi di anni, indicando un’eruzione vulcanica sorprendentemente giovane rispetto alle osservazioni precedenti. Inoltre, un frammento di basalto ad alto contenuto di alluminio è stato datato a circa 4,2 miliardi di anni, suggerendo la presenza di un episodio vulcanico ancora più antico. Questi risultati sono stati ottenuti grazie alla datazione piombo-piombo, un metodo che misura gli isotopi del piombo per determinare l’età delle rocce. Le analisi confermano che l’attività vulcanica sul lato nascosto della Luna si è protratta per oltre 1,4 miliardi di anni, una scoperta che ridefinisce la nostra comprensione della storia geologica lunare.

Illustrazione dei due eventi vulcanici (Yang Muhan)
Illustrazione dei due eventi vulcanici (Yang Muhan FOTO) – www.aerospacecue.it

L’asimmetria tra lato visibile e lato nascosto

Uno dei contributi più significativi della missione Chang’e-6 è la conferma della marcata asimmetria tra il lato visibile e quello nascosto della Luna. Sul lato visibile, campioni raccolti dalle missioni Apollo, Luna e Chang’e-5 avevano stabilito che il vulcanismo si è verificato tra 4 e 2 miliardi di anni fa. Al contrario, sul lato nascosto, il vulcanismo è proseguito fino a 2,8 miliardi di anni fa, come dimostrato dai campioni di Chang’e-6. Le differenze non si limitano alle tempistiche. I dati isotopici indicano che i basalti più antichi del lato nascosto sono ricchi di elementi KREEP (potassio, terre rare e fosforo), che favoriscono il mantenimento di temperature elevate. Tuttavia, i basalti più recenti, come quelli di 2,8 miliardi di anni fa, provengono da una fonte relativamente povera di questi elementi.

Questo suggerisce che il vulcanismo sul lato nascosto sia stato alimentato da una dinamica interna diversa rispetto a quella del lato visibile. Queste scoperte hanno importanti implicazioni scientifiche. La cronologia dei crateri, sviluppata per il lato visibile, è stata confermata anche per il lato nascosto, garantendo un quadro più coerente dell’evoluzione lunare. Inoltre, lo studio delle differenze composizionali tra le due facce della Luna permette di approfondire la comprensione delle cause che hanno portato alla dicotomia emisferica del satellite.