NASA, è caccia aperta | ll suo nuovo telescopio è pronto: andrà alla ricerca senza sosta di nuovi pianeti abitabili per garantire la vita
La NASA e gli scienziati sono alla ricerca di nuovi corpi celesti, e sarà possibile grazie a nuovi telescopi che cercheranno senza sosta.
I telescopi, strumenti essenziali per l’osservazione astronomica, consentono di esplorare il cielo notturno con un dettaglio impossibile a occhio nudo.
Utilizzati per studiare stelle, pianeti, galassie e fenomeni celesti, essi si dividono principalmente in telescopi ottici, a radioonde e a raggi X, ciascuno progettato per captare diverse lunghezze d’onda della luce.
I telescopi amatoriali ottici, ad esempio, sono molto diffusi tra gli appassionati e permettono di osservare stelle, pianeti vicini come Giove e Saturno, e persino galassie lontane.
I telescopi radio e i telescopi spaziali, invece, vengono impiegati per osservazioni a livello professionale. Strutture come il telescopio Hubble o il James Webb catturano immagini dettagliate dello spazio profondo.
Un nuovo telescopio
Il Telescopio Spaziale Nancy Grace Roman, progettato dalla NASA e il cui lancio è previsto per maggio 2027, segnerà un passo significativo nell’esplorazione dell’universo. Questo strumento, successore ideale del celebre Hubble, sarà dotato di un campo visivo fino a 100 volte più ampio rispetto a quello del suo predecessore, consentendo di analizzare vaste porzioni di cielo in minor tempo. Gli obiettivi principali della missione del telescopio includono lo studio dell’energia oscura e degli esopianeti, oltre alla ricerca avanzata nell’astrofisica infrarossa, il tutto supportato da tecnologie ottiche di nuova generazione.
Un elemento essenziale del telescopio Roman è il coronografo, un sofisticato strumento recentemente installato presso il Goddard Space Flight Center della NASA, nel Maryland, nell’ottobre 2024. Con dimensioni comparabili a un pianoforte a coda, il coronografo è costituito da componenti come maschere, prismi, rilevatori e specchi flessibili, che insieme bloccano il bagliore delle stelle, permettendo di osservare pianeti in orbita, spesso oscurati dalla luce stellare. Questo approccio innovativo consentirà al telescopio Roman di individuare pianeti che risultano fino a 100 milioni di volte meno luminosi delle loro stelle, una capacità superiore dalle 100 alle 1.000 volte rispetto ai sistemi di coronografia spaziale attualmente in uso.
Nuove prospettive per il futuro
Il coronografo del telescopio Roman rivoluzionerà il metodo di rilevazione degli esopianeti. Diversamente dal metodo del transito, utilizzato dai telescopi attuali per identificare pianeti osservando le variazioni di luminosità quando questi attraversano la linea di vista tra la Terra e la loro stella, il coronografo permetterà l’imaging diretto. Grazie a questa capacità, gli scienziati potranno osservare direttamente la presenza e le caratteristiche di pianeti extrasolari, aprendo nuove prospettive per la ricerca di mondi potenzialmente abitabili.
Il successo del Roman Space Telescope sarà la base per future missioni spaziali come l’Habitable Worlds Observatory, concepito per la ricerca di segni di vita extraterrestre. Nei prossimi mesi, gli ingegneri della NASA eseguiranno rigorosi test di integrazione e collaudo prima di completare l’installazione del Wide Field Instrument, lo strumento scientifico principale del telescopio.