Com’è andato il sesto test di volo di Starship-Super Heavy?
Il 19 novembre 2024 è avvenuto il sesto test di volo di Starship-Super Heavy, ecco come è andato.
Ieri SpaceX ha finalmente lanciato con successo il suo sesto test di volo della Starship. Stiamo parlando di un razzo che punta a rivoluzionare i viaggi spaziali grazie alla sua capacità di riutilizzo.
Il volo ha rappresentato un evento piuttosto importante per il programma Starship. Questo perché sono emersi sia i progressi che ha ottenuto SpaceX, ma anche le sfide tecniche ancora da superare.
Questo per dire che la missione ha raggiunto traguardi importanti, ciononostante non tutte le operazioni sono state portate a termine come previsto.
L’azienda aveva l’obiettivo di ripetere i successi dell’operazione avvenuta lo scorso 13 ottobre. Infatti, il razzo era tornato alla torre di lancio grazie ai suoi bracci “a bacchetta”. Ma in questo test cosa è accaduto?
Come si è sviluppato il test di volo?
Il test di volo del megarazzo si è finalmente concluso, ma come si è svolto? Il volo è iniziato con il lancio del Super Heavy dal Texas. La missione aveva diversi obiettivi da raggiungere, tra questi il test del rientro atmosferico e il recupero del razzo booster. Dopo il decollo, il Super Heavy ha portato la navetta Starship nello spazio. Una volta raggiunta una certa altezza, la Starship si è separata dal razzo booster e ha proseguito il suo volo nello spazio. Nel frattempo, il razzo booster doveva tornare verso la Terra per essere recuperato. Successivamente, la Starship ha iniziato la fase di rientro atmosferico durante la quale ha attivato i suoi motori per rallentare e controllare la discesa.
Una volta che la Starship è rientrata nell’atmosfera, ha effettuato una manovra controllata per atterrare nell’Oceano Indiano e ha completato il recupero con successo. Nel frattempo, il razzo booster Super Heavy avrebbe dovuto essere recuperato dalla piattaforma di SpaceX grazie ai suoi bracci meccanici “a bacchetta”. Tuttavia, così non è andata. Quindi cosa è successo? La manovra non è riuscita e il razzo booster è stato recuperato tramite un ammaraggio controllato nel Golfo del Messico. Questo tipo di recupero, però, dimostra che il razzo può comunque tornare sulla Terra in sicurezza.
Successi e sfide ancora da superare
Nonostante le difficoltà nel recupero del razzo, la missione ha raggiunto obiettivi importanti. Infatti, la Starship ha dimostrato di essere in grado di eseguire manovre di rientro atmosferico con successo. In particolare, la navetta ha attivato i suoi motori per rallentare e controllare la discesa. Questa è una manovra che sarà essenziale per missioni future con equipaggio. Oltre a ciò, il sistema di protezione termica della Starship ha superato il test dato che ha dimostrato di essere sufficientemente resistente durante il rientro a velocità elevate. Un altro aspetto curioso del volo da riportare è l’inclusione di un payload speciale, ossia una banana di peluche. Ma perché? Questo oggetto ha avuto il ruolo di un indicatore di microgravità durante il volo. Il suo inserimento ha voluto dimostrare le capacità di Starship nel creare un ambiente adatto a dei carichi.
Ciononostante, non ci sono stati solo successi ma è normale in questi tipi di test. Infatti, SpaceX ha dovuto affrontare difficoltà nel recupero del razzo booster. Il piano prevedeva di utilizzare i bracci mecanici per afferrare il razzo al suo rientro. Tuttavia, un errore nei dati di volo ha impedito la realizzazione di questa operazione. Di conseguenza, il razzo ha effettuato un ammaraggio controllato nel Golfo del Messico. Nonostante il recupero non sia avvenuto secondo il piano originale, SpaceX considera comunque questa fase come una prova positiva. Questo perché ha dimostrato che il razzo può tornare in sicurezza sulla Terra anche senza il recupero in piattaforma.