La Terra ha rischiato grosso e lo abbiamo saputo solo ora | A luglio un oggetto enorme ci ha sfiorati: ecco cosa dicono gli scienziati

A luglio la Terra ha rischiato grosso. Lo abbiamo saputo solo ora, ma un oggetto enorme ha sfiorato il nostro pianeta.

Gli oggetti vicini alla Terra, chiamati Near-Earth Objects (NEO), includono asteroidi e comete la cui orbita li porta periodicamente molto vicini al nostro pianeta, creando un rischio potenziale di impatto.

Alcuni di questi oggetti, per dimensioni e velocità, potrebbero avere conseguenze catastrofiche, motivo per cui gli scienziati monitorano costantemente i loro movimenti.

Tra questi, uno degli asteroidi più noti è Apophis, un corpo celeste di circa 340 metri di diametro che nel 2029 e nel 2036 passerà vicino alla Terra, suscitando timori in passato per un possibile impatto.

Per mitigare i rischi, sono allo studio diverse tecniche per deviare o distruggere un asteroide pericoloso, come dimostrato dalla recente missione DART della NASA, che ha testato con successo l’impatto controllato su un asteroide.

Un evento inaspettato

Il 6 luglio 2024, i sensori di sorveglianza spaziale hanno captato un oggetto che stava rapidamente avvicinandosi alla Terra. La sua traiettoria lo portava a sfiorare il nostro pianeta, e in un primo momento sembrava un asteroide in rotta di collisione con la Luna e la Terra. Gli astronomi dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) hanno immediatamente attivato i sistemi di allerta, preoccupati per una possibile minaccia.

Le dimensioni dell’oggetto erano stimate intorno ai 50 metri di diametro. Questo dato, unito alla sua velocità, ha alimentato le ipotesi che potesse trattarsi di un asteroide che stava semplicemente passando troppo vicino alla Terra. Il brillante bagliore dell’oggetto, visibile grazie alla luce riflessa, ha ulteriormente confuso i rilevatori automatizzati, suggerendo che fosse un corpo celeste di notevole grandezza. E’ successo qualche mese fa, ma a quanto pare la Terra ha rischiato grosso, ma tutto è bene quel che finisce bene.

La rivelazione

Dopo una serie di osservazioni più dettagliate, si è scoperto che l’oggetto non era affatto un asteroide, ma qualcosa di ben più interessante: si trattava della navicella spaziale Juice (Jupiter Icy Moons Explorer). La sonda, in viaggio verso le lune ghiacciate di Giove, stava sfruttando la gravità terrestre per un’accelerazione che l’avrebbe indirizzata verso il sistema solare esterno.

Le dimensioni della sonda, benché notevoli, sono state fuorvianti. Con i suoi 27 metri di ali solari, Juice sembrava molto più grande di quanto fosse in realtà, dando l’impressione di un oggetto roccioso. La sua luminosità era dovuta ai pannelli solari altamente riflettenti, un aspetto che ha portato a un errore di valutazione iniziale da parte dei sistemi automatizzati dell’ESA.