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Gli astronomi di tutto il mondo sul piede di guerra | Queste missioni non dovevano essere scelte: ‘C’é mancanza di trasparenza’

Astronauta

Astronauta (Pixabay foto) - www.aerospacecue.it

Questa missione, come tante altre, non va fatta. Gli astronomi mostrano il loro disappunto per queste nuove decisioni.

La trasparenza nelle missioni spaziali è un aspetto cruciale che riguarda la condivisione di informazioni, dati e risultati delle missioni con il pubblico, le comunità scientifiche e i governi.

Le agenzie spaziali, come la NASA e l’ESA, sono impegnate nel rendere i loro progetti quanto più trasparenti possibile, in modo che i cittadini possano comprendere le scoperte e i progressi della ricerca spaziale.

Questa trasparenza favorisce la collaborazione internazionale e permette a scienziati e ricercatori di tutto il mondo di accedere a dati fondamentali per le loro ricerche.

In particolare, la condivisione dei dati scientifici relativi a pianeti, satelliti e altri corpi celesti contribuisce a un avanzamento più rapido e collettivo della conoscenza universale.

La selezione per le nuove missioni

Nel mese di ottobre 2024, la NASA ha annunciato la selezione di due missioni per il programma APEX (Astrophysics Probe EXplorers), un’iniziativa volta a esplorare l’universo attraverso strumenti avanzati di osservazione. Le missioni scelte sono AXIS, un osservatorio progettato per l’imaging nei raggi X, e PRIMA, un telescopio spaziale per l’infrarosso lontano. 

Le critiche principali riguardano la percepita opacità nei criteri di selezione adottati dalla NASA, che non sono stati ritenuti completamente chiari o trasparenti. Alcuni scienziati hanno messo in discussione la qualità tecnica delle due missioni selezionate, ritenendo che altre proposte, non scelte, potessero offrire un impatto scientifico superiore. In particolare, si è discusso del fatto che le proposte selezionate non sembrano essere le migliori in termini assoluti, creando un dibattito acceso sulla validità del processo di selezione.

Colonizzazione di Marte
Colonizzazione di Marte (Depositphotos foto) – www.aerospacecue.it

La NASA si difende

Nonostante le critiche ricevute, la NASA ha difeso fermamente le sue scelte, ribadendo che il processo di selezione è stato rigoroso e fondato su parametri scientifici e tecnici ben calibrati. Secondo Mark Clampin, direttore della divisione astrofisica della NASA, le missioni scelte sono quelle che meglio rispondono agli obiettivi scientifici decennali stabiliti dalla comunità. In particolare, la NASA ha sottolineato che la selezione non si è basata esclusivamente sul merito scientifico, ma ha preso in considerazione anche fattori tecnici, gestionali e i costi associati a ciascuna proposta.

In risposta alle domande sulla discrepanza tra le categorie assegnate alle proposte (una di categoria 1 e l’altra di categoria 3), Clampin ha chiarito che la NASA non è obbligata a scegliere proposte di categoria 1, e che in passato sono state selezionate anche missioni di categoria inferiore. L’Agenzia ha esortato la comunità scientifica a sostenere le missioni selezionate e a non ostacolare il loro sviluppo. Nonostante le controversie, la NASA rimane convinta che le missioni AXIS e PRIMA siano scelte valide, in linea con le priorità strategiche e scientifiche del programma APEX.