Un buco nero senza eguali | Scienziati ammettono di aver trovato qualcosa del genere per la prima volta: ‘Non conosce limiti’
Di recente gli astronomi hanno fatto una scoperta che ha lasciato tutti senza parole: un buco nero che si comporta come nessun altro.
L’universo non smette mai di stupirci, e tra i suoi misteri più affascinanti ci sono sicuramente i buchi neri. Questi giganti cosmici, capaci di divorare qualsiasi cosa gli capiti a tiro, sono uno degli enigmi più complessi che gli scienziati si trovano ad affrontare.
Da qualche tempo, gli astronomi hanno cominciato a guardare sempre più lontano grazie a telescopi all’avanguardia. Il James Webb Space Telescope (JWST), che è praticamente un super-occhio nello spazio, ci ha permesso di andare oltre quello che credevamo possibile.
Da quando sappiamo che i buchi neri supermassicci si annidano al centro di quasi tutte le galassie, una domanda non smette di tormentarci: come diamine fanno a crescere così in fretta? Gli scienziati provano a capire cosa li spinga a ingurgitare materia a ritmi così frenetici, e intanto osservano fenomeni che sembrano sfuggire alle leggi che conosciamo.
Non tutti i buchi neri crescono allo stesso modo. Alcuni sono particolarmente voraci e sfidano ogni previsione. La loro esistenza mette in crisi le teorie tradizionali e costringe gli scienziati a ipotizzare meccanismi di accrescimento mai visti prima.
Un buco nero che sfida le regole
Recentemente, un gruppo di astronomi ha fatto una scoperta che ha lasciato tutti a bocca aperta. Stavano osservando una galassia lontana, Lid-568, utilizzando il JWST e, sorpresa, ecco spuntare un buco nero supermassiccio che sembra non avere limiti. Questo gigante, formatosi appena 1,5 miliardi di anni dopo il Big Bang, ha iniziato a “mangiare” a una velocità impressionante. Emettendo un’energia così potente, ha fatto saltare tutte le stime teoriche sull’accrescimento. Per studiarlo, il team ha dovuto utilizzare tecniche particolari e strumenti all’avanguardia, sfruttando osservazioni in diverse bande dello spettro elettromagnetico. Un lavoro certosino, insomma.
Questa scoperta non è stata per niente semplice. Gli scienziati hanno usato il spettrografo a campo integrale di NirSpec del JWST per individuare con precisione la posizione di questo buco nero “famelico”. Ciò che hanno trovato è ancora più interessante: attorno al buco nero centrale c’erano forti deflussi di gas, una sorta di “valvola di sfogo” che potrebbe spiegare il suo accrescimento rapidissimo. È una di quelle scoperte che ti fanno fermare e pensare: forse non sappiamo ancora niente di come funziona davvero l’universo.
Cosa ci dice Lid-568
La scoperta su Lid-568 ha mostrato che il buco nero si nutre a una velocità quaranta volte superiore al famoso limite di Eddington, che teoricamente dovrebbe controllare la crescita di questi oggetti. Capire come ciò sia possibile potrebbe dare risposte cruciali sulla formazione dei buchi neri primordiali.
Gli scienziati, ovviamente, non si fermano qui e stanno pianificando ulteriori studi per capire meglio questo processo estremo. Il viaggio è solo all’inizio, e c’è ancora tanto da scoprire. E a prescindere da quali risposte (o ulteriori domande) troveremo, sarà come sempre un viaggio magnifico.