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Lotta all’inquinamento anche nello Spazio | Lanciato il satellite green: il primo passo verso case di legno su Marte – VIDEO

Detriti spaziali (Depositphotos)

Detriti spaziali (Depositphotos FOTO) - www.aerospacecue.it

Le missioni spaziali, in un modo o nell’altro, inquinano lo spazio. Ma c’è una soluzione a tutto: un nuovo satellite “ecologico”.

Lo spazio, tradizionalmente visto come un vuoto infinito, sta diventando sempre più affollato e inquinato dalle attività umane. L’inquinamento spaziale è costituito principalmente da detriti, come pezzi di satelliti, razzi esausti e altri oggetti lanciati nell’orbita terrestre. 

L’orbita bassa terrestre (LEO) è la regione più congestionata, con migliaia di oggetti in orbita, molti dei quali sono troppo piccoli per essere tracciati dai radar ma comunque pericolosi. 

Le cause di questo inquinamento spaziale sono molteplici, dalla frammentazione dei satelliti a causa di test anti-satellite, fino alla mancanza di misure per rimuovere i satelliti fuori uso

L’inquinamento spaziale solleva preoccupazioni non solo per la sicurezza delle attuali infrastrutture spaziali, ma anche per l’ambiente spaziale a lungo termine. 

 

Il primo satellite “ecologico”

Il 5 novembre 2024, è stato lanciato con successo LignoSat, il primo satellite costruito interamente in legno, un’iniziativa innovativa sviluppata dall’Università di Kyoto in collaborazione con l’azienda Sumitomo Forestry. Questo progetto ambizioso mira a esplorare l’utilizzo del legno come materiale per applicazioni spaziali, come la costruzione di satelliti e infrastrutture sulla Luna e su Marte. LignoSat è stato lanciato a bordo di un razzo SpaceX Falcon 9 dal Kennedy Space Center, con destinazione la Stazione Spaziale Internazionale, dove inizierà i suoi test in orbita.

Il legno scelto per la costruzione del satellite è Hoonoki, una varietà di magnolia nota per le sue proprietà di stabilità dimensionale e resistenza. Questo materiale è stato selezionato per la sua elevata lavorabilità e la capacità di resistere alle condizioni estreme dello spazio. Inoltre, i satelliti di legno potrebbero rappresentare una soluzione ecologica, poiché non rilasciano particelle tossiche, come invece accade con i satelliti in metallo durante il rientro nell’atmosfera.

Detriti e resti di satelliti attorno al pianeta (Depositphotos)
Detriti e resti di satelliti attorno al pianeta (Depositphotos FOTO) – www.aerospacecue.it

Il futuro è sempre più green

Il principale obiettivo di LignoSat è testare la resistenza del legno nello spazio, in particolare la sua capacità di resistere alle radiazioni spaziali, un aspetto cruciale per la protezione dei componenti elettronici del satellite. La mancanza di acqua e ossigeno nello spazio aiuta a prevenire incendi e decomposizione del materiale, ma resta da valutare se il legno sia in grado di proteggere adeguatamente i semiconduttori dalle radiazioni dannose.

I risultati di questi test forniranno indicazioni fondamentali per il futuro utilizzo del legno nelle missioni spaziali. Se LignoSat dimostrerà la sua efficacia, il team di ricerca prevede di estendere l’uso del legno a future missioni spaziali, come la costruzione di case sulla Luna e su Marte. Entro i prossimi 50 anni, gli scienziati si aspettano di sviluppare tecniche per produrre legno nello spazio e utilizzarlo per creare ambienti abitabili su altri corpi celesti.