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È arrivata la “Morte Nera” | Non è fantascienza, servirà alla guerra spaziale: l’ha progettata la Cina per distruggere i satelliti nemici

L'esplosione di un pianeta (Depositphotos)

L'esplosione di un pianeta (Depositphotos FOTO) - www.aerospacecue.it

Dalla fantascienza alla realtà. La “Morte Nera” potrebbe verrà creata dalla Cina e verrà usata nelle guerre spaziali.

La Morte Nera, una super arma immaginaria dell’universo di Star Wars, è un’enorme stazione spaziale dotata di un laser capace di distruggere interi pianeti. Dal punto di vista scientifico, la tecnologia della Morte Nera presenta sfide enormi.

Tecnicamente, la Morte Nera utilizza un tipo di “superlaser” che concentra un’enorme quantità di energia in un fascio molto potente. Al di là dell’incredibile potenza, un tale sistema richiederebbe una fonte di energia che superi qualsiasi reattore nucleare odierno.

Dal punto di vista della costruzione di un dispositivo del genere, la Morte Nera avrebbe bisogno di materiali avanzati, capaci di sopportare le estreme condizioni di operatività e resistere alle immense sollecitazioni durante il funzionamento del superlaser. 

Replicare una tecnologia come quella della Morte Nera solleverebbe questioni etiche e di sicurezza estremamente serie.

Lo sviluppo della “Death Star” cinese

I ricercatori cinesi hanno recentemente annunciato un’importante innovazione nel campo delle armi spaziali, sviluppando una tecnologia ispirata alla leggendaria “Death Star” di Star Wars. Questa arma, sebbene non possieda la potenza devastante della sua controparte fantascientifica, è in grado di concentrare fasci di microonde ad alta potenza su un singolo obiettivo. Il principio alla base di questa tecnologia è l’utilizzo di onde elettromagnetiche combinate con una sincronizzazione temporale estremamente precisa.

L’arma può essere impiegata per disabilitare o distruggere satelliti nemici, rappresentando una minaccia significativa per le infrastrutture spaziali, tra cui i sistemi di comunicazione e i satelliti di navigazione, come il GPS. La realizzazione di questa “Death Star” cinese si fonda su una sincronizzazione temporale innovativa, che permette di allineare i fasci di microonde in modo che raggiungano il loro bersaglio con una precisione che supera quella degli orologi atomici utilizzati per i satelliti GPS. Per ottenere tale risultato, i veicoli trasmettitori di microonde sono collegati tramite fibre ottiche, una tecnica che garantisce la coerenza temporale necessaria per il funzionamento dell’arma.

Illustrazione della "Morte Nera" cinese (TheSun)
Illustrazione della “Morte Nera” cinese (TheSun FOTO) – www.aerospacecue.it

Potenzialità e applicazioni della nuova tecnologia

La nuova arma a microonde sviluppata dalla Cina ha applicazioni potenziali molto ampie nel campo della difesa spaziale. Una delle sue caratteristiche principali è la capacità di sopprimere i segnali provenienti da satelliti nemici, inclusi quelli utilizzati per il GPS e altre forme di comunicazione spaziale. Gli esperti ritengono che questa tecnologia possa essere utilizzata non solo per operazioni militari dirette, ma anche per condurre esercitazioni e verifiche tecnologiche.

Inoltre, questa nuova arma non è destinata solo a ridurre le capacità satellitari nemiche. Le pubblicazioni accademiche cinesi suggeriscono che le armi a microonde potrebbero essere impiegate su piattaforme spaziali, come i satelliti, per interferire con sensori e sistemi di comunicazione, mentre altre forme di energia diretta, come i laser, vengono sviluppate per essere utilizzate su piattaforme terrestri, navali e aeree.