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JUICE, orgoglio astronomico italiano | Arrivati i primi dati e sono sorprendenti: è in grado di svolgere compiti multipli in simultanea

Juice

Immagini dal satellite Juice (screenshot ESA/YouTube) - www.aerospacecue.it

Il satellite JUICE dimostra capacità uniche che aprono nuove frontiere nello studio del sistema solare. Come funziona?

Le missioni spaziali europee rappresentano un pilastro fondamentale dell’esplorazione spaziale globale, con l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) impegnata in progetti di grande rilievo. Tra queste, la missione Rosetta, lanciata nel 2004, ha raggiunto la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, con uno storico atterraggio e raccogliendo dati preziosi sul sistema solare primitivo.

Un’altra missione significativa è Mars Express, il primo progetto europeo diretto verso Marte. Lanciata nel 2003, la sonda ha fornito immagini dettagliate della superficie marziana e scoperto tracce di acqua ghiacciata.

Il programma Copernicus dell’ESA è sviluppato in collaborazione con l’Unione Europea. Con una costellazione di satelliti Sentinel, Copernicus fornisce dati su clima, deforestazione, qualità dell’aria e delle acque.

La missione JUICE, lanciata nel 2023, esplorerà Giove e le sue lune ghiacciate. Cosa ha scoperto questo progetto straordinario con la collaborazione anche dell’Italia? Ecco tutto quello che c’è da sapere.

La missione Juice

La missione europea JUICE (Jupiter Icy Moons Explorer), lanciata il 14 aprile 2023, segna un traguardo nello studio di Giove e delle sue lune ghiacciate. La sonda dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) è stata progettata per esplorare Ganimede, Callisto ed Europa utilizzando strumenti di ultima generazione, tra cui il radar RIME (Radar for Icy Moon Exploration), realizzato con il contributo dell’Italia. Questo dispositivo è in grado di misurare la struttura superficiale e sub-superficiale delle lune fino a 9 chilometri di profondità.

Il radar RIME è una delle tecnologie chiave che consentiranno agli scienziati di comprendere meglio la composizione e l’abitabilità delle lune gioviane. Durante il sorvolo ravvicinato del sistema Terra-Luna tra il 19 e il 20 agosto 2024, RIME è stato attivato per la prima volta. Ha osservato la superficie lunare e misurato i rumori a radiofrequenza provenienti dallo spazio esterno. Questo ha permesso di effettuare test di calibrazione essenziali per ottimizzare il funzionamento del radar e le tecniche di analisi dei dati. Il team di scienziati ha variato i parametri radar per raccogliere informazioni dettagliate.

Juice
Immagini dal satellite Juice (screenshot ESA/YouTube) – www.aerospacecue.it

I risultati per l’ESA

RIME, sviluppato da un consorzio guidato da Thales Alenia Space sotto la responsabilità dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), ha raccolto dati di alta qualità durante il flyby lunare. I test hanno rivelato interferenze inaspettate dalla sonda stessa, ma grazie agli ingegneri del team, sono state già implementate tecniche per ridurre significativamente questi disturbi, migliorando la qualità dei dati.

Il viaggio di JUICE verso Giove è ancora lungo, ma già ha dimostrato il perfetto funzionamento dei suoi strumenti. In modalità di solo ascolto, RIME ha anche registrato segnali elettromagnetici provenienti dall’atmosfera terrestre, dati preziosi per la calibrazione futura dello strumento. L’avventura di JUICE dimostra l’importanza del viaggio come parte integrante della scoperta scientifica, aprendo nuove prospettive sull’esplorazione delle lune ghiacciate e del sistema gioviano.