India, viaggia spedita alla conquista della Luna | Ora è il turno del Polo Sud: 3 kg di materiale da prelevare per studi segretissimi
Anche altre nazioni sono pronte a conquistare la Luna. L’India non scherza, vuole studiare le rocce del Polo Sud lunare.
Il Polo Sud lunare è una regione di particolare interesse scientifico e strategico per le future missioni spaziali. Si trova nell’emisfero sud della Luna.
Oltre alla risorsa idrica, il Polo Sud lunare offre anche un ambiente unico per osservazioni astronomiche. Le sue valli ombreggiate, prive di interferenze luminose dalla Terra, potrebbero diventare uno dei punti migliori per l’osservazione dello spazio profondo.
Dal punto di vista tecnologico, il Polo Sud lunare rappresenta una sfida significativa perché le temperature estreme rende difficile l’occupazione.
Sta diventando un obiettivo strategico per le future esplorazioni spaziali internazionali. I programmi mirano a stabilire una presenza umana permanente su questo sito.
La missione indiana
Nel 2028, l’India si prepara a lanciare una delle sue missioni spaziali più ambiziose: Chandrayaan-4, con l’obiettivo di raccogliere campioni lunari da una regione ricca di ghiaccio vicino al Polo Sud della Luna. Questa missione, progettata dall’agenzia spaziale ISRO, mira a prelevare circa tre chilogrammi di materiale lunare. Sebbene Stati Uniti e Russia abbiano già completato missioni di raccolta di campioni, l’ISRO riconosce le sfide uniche che questa impresa comporta, comprese le difficoltà tecniche e i costi economici significativi.
Il progetto richiede l’impiego di due lanci del razzo LVM-3, che trasporteranno cinque moduli spaziali. Il primo lancio includerà un lander e un veicolo di risalita, destinato a raccogliere i campioni dalla superficie lunare. Il secondo veicolo, invece, porterà un modulo di trasferimento e un modulo di rientro, quest’ultimo progettato per rimanere in orbita lunare. Uno degli aspetti cruciali di questa missione è l’aggancio tra i veicoli spaziali in orbita, un processo che l’ISRO intende perfezionare attraverso un esperimento di docking spaziale chiamato SPADEX, previsto per la fine del 2024 o l’inizio del 2025.
Tecnologie e collaborazioni
Per garantire il successo di Chandrayaan-4, l’ISRO sta sviluppando nuove tecnologie avanzate, tra cui un braccio robotico in grado di raccogliere campioni dalla superficie lunare e un meccanismo di perforazione progettato per prelevare materiale da alcuni metri di profondità. Inoltre, l’agenzia spaziale indiana prevede di atterrare nella stessa regione di Shiv Shakti Point, il sito dove è atterrato il precedente rover Chandrayaan-3, confermando l’intento di continuare a esplorare e sfruttare questa zona strategica del Polo Sud lunare.
La missione Chandrayaan-4 non sarà un progetto isolato, ma parte di un piano ambizioso che vedrà l’India sempre più protagonista nell’esplorazione lunare. Dopo il successo della missione Chandrayaan-4, l’ISRO prevede il lancio di Chandrayaan-5, una missione congiunta con l’agenzia spaziale giapponese JAXA. In questa nuova fase, verrà inviato un rover più grande, del peso di 350 kg, in grado di esplorare con maggiore capacità rispetto al rover Pragyan, utilizzato in Chandrayaan-3. L’India non solo punta a proseguire con le sue missioni scientifiche, ma ha anche dichiarato l’intenzione di far atterrare astronauti sulla Luna entro il 2040 e di stabilire una base lunare prima del 2050, consolidando il suo ruolo crescente nell’esplorazione spaziale globale.