Home » ‘Non pensavamo che Plutone potesse essere così diverso’ | Questa scoperta rivela quanto siano importanti le missioni spaziali – VIDEO

‘Non pensavamo che Plutone potesse essere così diverso’ | Questa scoperta rivela quanto siano importanti le missioni spaziali – VIDEO

plutone

Plutone (Pixabay foto) - www.aerospacecue.it

Plutone si rivela diverso da come lo immaginavamo: una nuova scoperta dimostra l’importanza fondamentale delle missioni spaziali.

L’esplorazione dello spazio profondo è davvero una delle cose più affascinanti che l’umanità abbia mai intrapreso, non trovi? Pensare che, solo qualche decennio fa, tutto questo era pura fantascienza e ora, invece, ci arrivano immagini da luoghi lontanissimi, in fondo al Sistema Solare e oltre. Grazie alla tecnologia, oggi possiamo vedere con i nostri occhi mondi lontani e misteriosi, un tempo semplici puntini nel cielo.

E queste sonde spaziali… che dire? Sono strumenti pazzeschi! Immagina un piccolo robot lanciato nello spazio e spedito a miliardi di chilometri di distanza, che poi inizia a inviarci foto e dati da mondi lontani. È come avere un turista spaziale che ti manda cartoline da una vacanza ai confini dell’universo! È anche un po’ assurdo se ci pensi, ma grazie a queste missioni possiamo vedere dettagli che ci erano del tutto sconosciuti fino a qualche anno fa. Ogni foto che arriva ci racconta qualcosa di nuovo e ci aiuta a immaginare che aspetto abbia il nostro Sistema Solare visto da così lontano.

E non parliamo solo di foto. Le sonde spaziali raccolgono un sacco di informazioni: dalla geologia di questi pianeti e lune alla composizione dell’atmosfera e dei ghiacci, tutto ha un significato. Ogni piccolo cratere, montagna o traccia di ghiaccio racconta una storia vecchia di milioni (o anche miliardi!) di anni. Capire come sono fatti questi posti ci avvicina un po’ di più alle origini del Sistema Solare, e ci fa anche pensare a come tutto questo sia, in qualche modo, collegato alla nostra storia qui sulla Terra.

Grazie a video e immagini rielaborate, possiamo praticamente “sorvolare” mondi lontanissimi senza mai lasciare il nostro pianeta. Questi filmati ci fanno vedere montagne, crateri e pianure lontani miliardi di chilometri come se fossero proprio davanti ai nostri occhi. E la cosa più bella è che tutto questo ci ricorda quanto poco conosciamo del nostro universo, e quanto ci sia ancora da scoprire.

La sonda New Horizons e il sorvolo di Plutone

Lanciata dalla NASA, la sonda New Horizons è stata costruita per arrivare lontanissimo e studiare Plutone da vicino. Ci pensi? Questa sonda ha percorso oltre 6 miliardi di chilometri fino a raggiungere il pianeta nano. Nel luglio del 2015 ha compiuto un passaggio ravvicinato a una velocità folle, circa 80.000 chilometri all’ora! E grazie a lei abbiamo visto immagini di Plutone che ci hanno lasciati a bocca aperta: montagne ghiacciate, pianure di azoto, crateri e tanto altro ancora che non immaginavamo.

Il video creato con le immagini di New Horizons è uno dei risultati più spettacolari di questa missione. Ci mostra dettagli incredibili: prima le montagne illuminate dal Sole e poi una vasta pianura di azoto solido con forme strane, poligonali, come se fossero segmentate da linee geometriche. Un paesaggio davvero fuori dal comune, che sembra quasi surreale. Plutone, da quel che ci mostra questo video, è un mondo diverso e affascinante, con caratteristiche che ci svelano tanto della sua storia e delle sue particolarità.

Superficie di Plutone
Superficie di Plutone (NASA foto) – www.aerospacecue.it

La complessità di Plutone e il suo satellite caronte

E poi c’è il discorso su Caronte, la sua “luna”. Ma attenzione, non è una luna come le altre: Caronte è enorme rispetto a Plutone, quasi la metà della sua dimensione, quindi insieme formano un sistema planetario doppio, unico nel nostro Sistema Solare. I due ruotano attorno a un punto comune, e Caronte rimane fisso nel cielo di Plutone: un effetto che viene chiamato “blocco delle maree”.

Questa particolarità rende il sistema Plutone-Caronte ancora più interessante da studiare. New Horizons ci ha permesso di osservare dettagli inaspettati anche sulla superficie di Caronte, e questi dati hanno aperto nuove strade per comprendere come funzionano i corpi celesti “doppi” come questi. Un sistema davvero affascinante, che ci mostra quanto ancora abbiamo da imparare sui segreti nascosti del nostro Sistema Solare.