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Marte è pieno di acqua | Ormai è chiaro a tutti grazie alle immagini che arrivano: ‘La vita bisogna cercarla qui’

Pianeta Marte

Pianeta Marte (Depositphotos FOTO) www.aerospacecue.it

Dove c’è acqua c’è vita, e su Marte di acqua ce n’è in abbondanza: alieni in arrivo? La scoperta lascia gli scienziati senza parole.

Marte, anche detta il Pianeta Rosso per il caratteristico colore del suolo, è uno dei pianeti che più hanno catturato l’attenzione di scienziati e appassionati di spazio. Nonostante le condizioni estreme, tra temperature rigide e un’atmosfera sottile composta principalmente da anidride carbonica, Marte custodisce tracce di un tempo lontano in cui acqua e forse vita potevano essere presenti sulla sua superficie.

Osservando le immagini catturate dai rover e dalle sonde, emerge una storia affascinante: antichi fiumi, laghi e mari sembrano aver modellato il paesaggio, formando vallate e canyon che oggi raccontano un passato molto diverso.

Studiando queste tracce, gli scienziati hanno trovato minerali idrati e rocce sedimentarie che sono prove dirette della presenza di acqua.  Dal punto di vista geologico, Marte è una finestra su un’era remota. Montagne come l’imponente Olympus Mons e canyon profondi come la Valles Marineris sono veri e propri archivi di storia.

Negli ultimi anni, l’esplorazione di Marte ha fatto grandi progressi. Grazie a rover come Curiosity, equipaggiati con strumenti sofisticati, gli scienziati sono riusciti a ottenere immagini e dati dettagliati. Studiando i rilievi, i robot stanno tracciando una mappa dei processi erosivi e delle strutture geologiche che un tempo vennero plasmate dall’acqua. Questi dati, insieme, offrono una visione più chiara e completa dell’evoluzione di Marte.

Il monte Sharp e il lungo viaggio di Curiosity

Il Monte Sharp, che si innalza per oltre 5 chilometri al centro del cratere Gale, rappresenta uno dei punti più studiati su Marte. La sua struttura stratificata racconta epoche diverse della storia marziana, come pagine di un libro geologico.

Dal 2014, il rover Curiosity ha intrapreso la risalita di questa montagna, scoprendo lungo il percorso tracce di antichi laghi e corsi d’acqua. Questi strati sedimentari rivelano il cambiamento del clima marziano e l’eventuale presenza di acqua liquida in tempi antichissimi.

Marte
Marte (NASA Foto) – ww.aerospacecue.it

La cresta di Gediz Vallis: una sfida per Curiosity

Lo scorso 14 agosto, dopo una scalata impegnativa, Curiosity è finalmente arrivato sulla cresta di Gediz Vallis, un’area speciale che racconta uno degli ultimi periodi “umidi” di Marte, avvenuto circa tre miliardi di anni fa. Qui, flussi di detriti avevano trasportato fango e massi lungo il fianco della montagna, creando una cresta unica, modellata dai venti marziani.

Curiosity ha passato undici giorni su questa cresta per raccogliere dati e immagini panoramiche ad alta definizione. Ha catturato centinaia immagini che, unite in un mosaico, offrono una spettacolare vista a 360 gradi della zona. Questa serie di immagini mostra anche il percorso intrapreso dal rover attraverso aree ricche di segni d’acqua, come la Marker Band Valley, dove sono state trovate prove di un antico lago. .