Motori, addio all’elettrico ed all’idrogeno | La nuova frontiera sfrutterà qualcosa di inimmaginabile: dal bucato alle auto il passo è breve
Motori: svolta epocale in arrivo, l’elettrico e l’idrogeno potrebbero essere superati da una risorsa inaspettata.
Oggi il mondo delle auto sta cambiando a vista d’occhio. Ogni volta che esce una nuova tecnologia, sembra che tutti siano pronti a scommettere su quale sarà la vera svolta verso la mobilità del futuro. Si parla di elettrico, ibrido, idrogeno e chi più ne ha, più ne metta, ma alla fine cosa conta davvero? Ridurre l’inquinamento e avere veicoli che consumano meno e, magari, ci fanno anche risparmiare qualcosa.
E poi c’è questa storia della “sostenibilità”. Sembra che sia diventata la parola d’ordine, ma tra il dire e il fare… insomma, non è mica così semplice. Passare da un tipo di motore a uno “green” è una faccenda complicata. Non si tratta solo di cambiare carburante o batteria, ma di risolvere problemi tecnici, economici e, diciamocelo, pure culturali. Chi guida è abituato a fare rifornimento in cinque minuti e non sempre ha la pazienza di aspettare le nuove tecnologie.
E poi c’è tutto il discorso delle infrastrutture. Ok, l’auto elettrica è fantastica, ma senza una rete di colonnine capillare e ben distribuita, diventa difficile davvero utilizzarla in piena libertà. Vale lo stesso per l’idrogeno o per altre alternative: se manca una struttura che supporti queste soluzioni, la loro diffusione resta limitata. E ci sono anche i costi di produzione e tutte le linee di fabbricazione da adattare. Insomma, se tutto questo deve succedere davvero, non basterà un attimo.
Le case automobilistiche, comunque, non si tirano certo indietro: c’è chi punta sulle proprie risorse e chi invece fa squadra con altri giganti del settore per portare avanti la ricerca. D’altronde, si sa, chi arriva per primo spesso detta le regole. C’è un fermento di idee pazzesco in giro: ognuno vuole scoprire la soluzione più economica e meno impattante per guidare le auto del futuro. Che si tratti di un motore, di un carburante alternativo o di una batteria rivoluzionaria, tutte queste menti sono all’opera.
Motori ecologici: elettrico e idrogeno sono davvero la risposta?
Negli ultimi anni si è parlato soprattutto di elettrico e idrogeno, visti come le soluzioni ecologiche per eccellenza. Però, alla prova dei fatti, nessuno dei due è proprio perfetto. Le batterie richiedono minerali rari, costosi e complessi da smaltire. L’idrogeno? Anche lì ci sono non pochi problemi, come la produzione e la distribuzione. Insomma, tra sogni e realtà, ci sono ancora tanti ostacoli da superare prima che diventino accessibili a tutti.
In molti sono convinti che sia solo una questione di tempo, e che prima o poi arriverà una tecnologia che supererà questi limiti. Alcune case automobilistiche sono già alla ricerca di carburanti alternativi che possano offrire vantaggi concreti rispetto alle opzioni che conosciamo.
Una sorpresa in arrivo per il mondo della mobilità green
E qui arriva Toyota, che ha spiazzato tutti con una nuova tecnologia basata su ammoniaca. In collaborazione con il gigante cinese GAC, ha sviluppato un motore innovativo che promette di tagliare le emissioni fino al 90%!
E come hanno fatto, ti chiederai? Beh, grazie a una speciale miscela che rende l’ammoniaca stabile e meno infiammabile. La presentazione ufficiale al GAC Tech Day ha sorpreso tutti, perché questa potrebbe davvero essere una svolta per la mobilità a basso impatto ambientale.