Scoperta una nuova stella che fa parte della rarissima categoria delle stelle “iperveloci”: questa però è ancor più unica.
Una stella che si muove a una velocità impressionante cattura inevitabilmente l’attenzione degli astronomi. La maggior parte delle stelle nella Via Lattea segue un andamento piuttosto calmo e regolare, orbitando attorno al centro galattico in modo stabile. Tuttavia, a volte capita che una di esse sfugga a questa routine, sfidando le leggi gravitazionali con una rapidità sorprendente. È il caso di alcune stelle “ribelli”, che abbandonano le loro orbite con un’accelerazione inaspettata.
Queste stelle, definite come “iperveloci”, rappresentano una rarità all’interno del panorama stellare. Ciò che le rende così speciali non è solo la loro velocità, ma anche il loro percorso: viaggiano talmente velocemente da riuscire a sfuggire all’attrazione gravitazionale della Via Lattea, finendo per essere espulse nello spazio intergalattico. Gli scienziati, però, raramente ne osservano una, rendendo ogni scoperta una fonte di grandi interrogativi e nuove teorie.
Una delle più recenti scoperte riguarda proprio una di queste stelle straordinarie, rilevata grazie all’attento lavoro di alcuni scienziati. La stella, che si muove a una velocità di circa 600 chilometri al secondo, è unica nel suo genere per la sua età e composizione. Identificare il motivo per cui si muove così rapidamente non è semplice e richiede ipotesi e studi approfonditi, ma la sua osservazione apre nuove porte alla comprensione delle dinamiche celesti.
Un’altra caratteristica che rende questa stella così affascinante è la sua antichità. Parliamo di una delle stelle più antiche della Via Lattea, appartenente a una classe molto rara chiamata “L subnane”, un tipo di stella che sfida i modelli attuali sulla vita e l’evoluzione delle stelle.
Questa stella iperveloce, denominata CWISE J124909+362116.0, è stata avvistata inizialmente da cittadini-scienziati, mentre esaminavano dati astronomici alla ricerca di segni del misterioso “Pianeta Nove”. L’annuncio ufficiale è stato fatto durante un’importante conferenza dell’American Astronomical Society, segnalando la sua velocità impressionante e sottolineando la rarità del suo tipo stellare.
Il dibattito su come una stella così antica e piccola possa raggiungere simili velocità ha portato i ricercatori a proporre diverse spiegazioni. Una teoria coinvolge un sistema binario di cui la stella faceva parte in passato, con un’esplosione di supernova che avrebbe spinto la compagna fuori dalla sua orbita originale. Questa ipotesi, però, resta difficile da confermare senza prove dirette dei resti dell’esplosione.
Oltre alla possibilità di un sistema binario, un’altra teoria suggerisce che la stella sia stata espulsa da un ammasso globulare, una regione molto densa di stelle che si trova nel cuore della galassia. In tali ambienti, le interazioni gravitazionali tra stelle e buchi neri possono facilmente “lanciare” una stella nello spazio a velocità incredibili. Tuttavia, anche in questo caso, tracciare il percorso esatto della stella si è rivelato finora inconcludente.
Infine, c’è l’affascinante ipotesi che CWISE J124909+362116.0 non provenga affatto dalla nostra galassia. Potrebbe trattarsi di una stella che è entrata nella Via Lattea da una delle galassie nane che la orbitano, rappresentando così un “ospite” intergalattico di passaggio.