La NASA ha scoperto perché lo scudo termico della missione Artemis 1 si è consumato così velocemente
NASA identifica la causa dell’erosione dello scudo termico della navetta Orion, ma non comunica le informazioni fino a nuovi test.
Ci sono stati interessanti sviluppi da parte della NASA, che ha finalmente scoperto l’origine della perdita maggiore di materiale durante la missione Artemis 1 rispetto a quanto prestabilito.
Tuttavia, questi sono dettagli che non sono ancora stati resi pubblici fino a che non saranno effettuate ulteriori verifiche.
Nello specifico, la NASA aveva parlato genericamente di una “perdita di carbone in più” sullo scudo termico di materiale ablativo alla base della capsula. Fortunatamente, come sappiamo, la missione Artemis 1 è stata una missione di test senza equipaggio e quindi non aveva portato in alcun modo a delle conseguenze.
In ogni caso, questo avvenimento ha fatto in modo che i funzionari dell’agenzia si muovessero per capire quanto prima le cause di quanto successo, prima di avviare la missione Artemis 2 con la presenza dell’equipaggio.
Verifiche e conclusioni sul programma Artemis 2
Amit Kshatriya, nonché vice amministratore che si occupa del programma “Moon to Mars”, ha confermato che sono state concluse tutte le verifiche richieste. Chiaramente, non ha voluto fornire ulteriori dettagli e spiegazioni aggiuntive in merito alla questione. Per di più, anche se i dettagli condivisi sono piuttosto limitati, l’ispettore dell’agenzia generale ha comunque pubblicato in un rapporto delle immagini dello scudo termico. In seguito, durante una riunione del Lunar Exploration Analysis Group, Lori Glaze, vice amministratore associato della NASA, ha dichiarato che le revisioni avevano identificato la causa dell’ulteriore perdita di carbonio dello scudo termico. Tuttavia, ha scelto di non rivelare la causa principale, ma che verrà sicuramente comunicata solo in un secondo momento.
In aggiunta, ha comunicato che la NASA sta conducendo ulteriori esperimenti per individuare modalità efficaci per ridurre e limitare la perdita dello scudo termico di Artemis 2, già realizzato. Ha inoltre enfatizzato l’importanza cruciale di garantire la sicurezza degli astronauti per questa missione. Si porteranno a termine tutte le verifiche necessarie entro la conclusione del mese di novembre. Successivamente, ci sarà un incontro con l’amministratore, che avrà la responsabilità di prendere la decisione finale riguardo a come procedere.
Implicazioni dell’erosione dello scudo termico
L’erosione dello scudo termico è stato l’evento che ha sicuramente portato all’importante decisione della NASA. Quest’ultima ha infatti scelto di posticipare il lancio di Artemis 2 a settembre 2025. Nonostante essa abbia effettivamente confermato la data di settembre 2025 per la spedizione, c’è stato un forte scetticismo nel settore e si pensa che il lancio in realtà ci sarà nel 2026. Questo perché non è ancora iniziato il lungo processo di assemblaggio del razzo Space Launch System, le cui parti sono ancora al Kennedy Space Center.
Durante una presentazione al Lunar Exploration Analysis Group (LEAG), Glaze ha specificato che la NASA ha riportato la piattaforma di lancio mobile al Vehicle Assembly Building. Questo fa dedurre che sia pronta per l’assemblaggio dell’SLS (Space Launch System), però Glaze non ha puntualizzato quando inizierà effettivamente tale operazione.