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Sta morendo ma sembra una pentola che bolle | Emette palle infuocate nell’Universo 80 volte più grandi del Sole

Sole

Il sole visto dallo Spazio (Pixabay Foto) - www.aerospacecue.it

Gli astronomi stanno assistendo ad uno spettacolo inusuale nello spazio: sembra una pentola con acqua che bolle.

Le stelle sono da sempre al centro dell’attenzione degli astronomi e degli studiosi di tutto il mondo. Questi corpi celesti, che brillano nel buio del cosmo, rappresentano una delle principali fonti di luce e calore dell’universo. Sebbene ai nostri occhi appaiano immobili e serene, in realtà al loro interno avvengono processi incredibilmente complessi e dinamici. Ogni stella è unica, e il suo ciclo di vita può variare notevolmente a seconda della sua massa e composizione.

Il destino delle stelle dipende principalmente da quanto sono grandi. Le stelle più piccole, come il nostro Sole, trascorrono miliardi di anni consumando lentamente il loro combustibile nucleare. Le stelle più massicce, invece, bruciano molto più rapidamente, vivendo vite più brevi ma decisamente più turbolente. Alla fine, ogni stella attraversa una serie di fasi che la portano verso il suo destino finale: o esplode in una supernova o si trasforma in un’altra forma, come una nana bianca.

Le giganti rosse rappresentano una fase cruciale nell’evoluzione delle stelle di dimensioni simili al Sole. Quando una stella entra in questa fase, il suo nucleo si contrae mentre gli strati esterni si espandono, trasformandola in una colossale sfera rossa. Questo stadio è caratterizzato da cambiamenti drammatici, con la stella che aumenta di dimensioni, ma diventa meno densa e più instabile. È in questo momento che la superficie della stella può iniziare a mostrare segni di fenomeni particolari, come la formazione di bolle di gas o altre irregolarità.

L’interno delle stelle è un ambiente violento e in costante mutamento. Le cellule convettive, che trasportano energia dall’interno verso la superficie, sono simili ai movimenti del liquido in un pentolone in ebollizione. Questi movimenti convettivi determinano molti dei cambiamenti visibili sulla superficie delle stelle, come l’espansione e la contrazione degli strati esterni.

Le osservazioni di R Doradus

Gli astronomi, utilizzando il telescopio ALMA, hanno osservato che la stella morente R Doradus, una delle giganti rosse più vicine alla Terra, presenta enormi bolle di gas sulla sua superficie. Queste bolle sono impressionanti: ognuna è circa 75 volte più grande del Sole. Questo fenomeno, mai misurato con tale precisione prima d’ora, ha permesso di analizzare sia le dimensioni che la velocità di queste strutture gassose.

Gli studi hanno rivelato che le bolle si muovono molto più velocemente di quanto i modelli teorici suggerissero, completando un ciclo in appena tre settimane. Questo dato sorprendente ha sollevato nuove domande su come funzionano i processi interni delle stelle nella fase finale della loro evoluzione, offrendo una nuova prospettiva sulla fisica delle stelle morenti.

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Sole (foto Pixabay) – www.aerospacecue.it

Una finestra sul futuro del Sole

R Doradus, situata a circa 180 anni luce dalla Terra, è una stella che, nonostante le sue dimensioni impressionanti — circa 350 volte il diametro del Sole — ha una massa simile a quella della nostra stella.

Questo la rende un importante oggetto di studio, poiché fornisce indizi su come il Sole potrebbe apparire tra circa 5 miliardi di anni, quando entrerà nella fase di gigante rossa. I risultati di questa scoperta rappresentano un passo avanti nella comprensione dei meccanismi che regolano le ultime fasi della vita delle stelle.