Spazio, anche gli Emirati Arabi si inseriscono nella ‘corsa agli armamenti’ | Alleanza strana con il Giappone contro gli asteroidi
Spazio, anche gli Emirati Arabi entrano nella corsa all’esplorazione. Alleanza sorprendente con il Giappone per una missione sugli asteroidi.
Le missioni spaziali più recenti hanno mostrato l’enorme progresso tecnologico e scientifico dell’umanità nell’esplorazione del nostro sistema solare e oltre. Uno degli eventi chiave di questi anni è stata la missione Artemis della NASA, che mira a riportare l’uomo sulla Luna entro il 2025. Questo progetto è il primo passo verso l’esplorazione sostenibile della Luna e, in seguito, di Marte. Grazie a collaborazioni internazionali e nuove tecnologie, Artemis rappresenta una svolta nell’esplorazione spaziale.
Nel frattempo, la missione Mars 2020 ha fatto storia con l’atterraggio del rover Perseverance sul pianeta rosso. Questo rover ha il compito di raccogliere campioni di terreno marziano per future missioni di ritorno sulla Terra e di cercare tracce di vita passata su Marte. Il drone Ingenuity, parte della stessa missione, ha dimostrato che è possibile far volare veicoli sulla superficie marziana, segnando un altro importante traguardo per l’esplorazione robotica.
Anche SpaceX ha raggiunto traguardi straordinari. Con i suoi razzi riutilizzabili, la compagnia guidata da Elon Musk ha reso i viaggi spaziali più accessibili e meno costosi. La missione Crew Dragon ha riportato astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) partendo dal suolo americano, un evento storico per la NASA e il settore privato. Musk ha anche lanciato il progetto Starship, un veicolo spaziale che punta a portare esseri umani sulla Luna e su Marte.
Nel panorama dell’esplorazione spaziale, anche le potenze emergenti giocano un ruolo cruciale. La Cina, con il suo programma spaziale ambizioso, ha recentemente lanciato la missione Tianwen-1 verso Marte, posizionando un orbiter, un lander e un rover sulla superficie del pianeta. Questo è un passo importante per Pechino, che ambisce a diventare un leader nell’esplorazione del cosmo.
Gli Emirati Arabi uniti si lanciano verso gli asteroidi
Gli Emirati Arabi Uniti, una nazione giovane nel settore spaziale, stanno ora puntando agli asteroidi con una missione che si preannuncia tra le più ambiziose del decennio. Dopo il successo della missione Emirates Mars Mission, che ha lanciato la sonda Hope verso Marte nel 2020, gli Emirati hanno annunciato la missione Emirates Mission to the Asteroid Belt (EMA). Questa spedizione prevede di esplorare sette asteroidi, con il culmine del viaggio nel 2034, quando un lander verrà inviato sulla superficie dell’asteroide Justitia.
La missione partirà nel 2028 a bordo di un razzo giapponese H3, grazie alla collaborazione con Mitsubishi Heavy Industries (MHI). Questa partnership continua la solida relazione tra gli Emirati e il Giappone, già consolidata con i precedenti lanci di successo, come quello della missione verso Marte e del satellite KhalifaSat.
Il futuro dell’esplorazione spaziale
Con la missione EMA, gli Emirati sperano di svelare nuovi segreti sugli asteroidi e comprendere meglio la formazione del sistema solare. Gli asteroidi sono infatti antichi residui della formazione dei pianeti e possono contenere informazioni preziose sulle origini del nostro universo. Questi corpi celesti, relativamente piccoli ma ricchi di elementi chimici, potrebbero rivelare dettagli fondamentali su come si sono formati i pianeti e fornire indizi su risorse minerarie utili per future esplorazioni spaziali.
Il futuro dell’esplorazione spaziale si prospetta sempre più orientato verso la collaborazione internazionale, e la missione degli Emirati Arabi Uniti ne è un chiaro esempio. Oltre all’aspetto scientifico, la Emirates Mission to the Asteroid Belt rappresenta un passo avanti nell’ambizione di molti paesi di sfruttare lo spazio per scopi non solo esplorativi ma anche economici. Le future missioni potrebbero portare a scoperte tecnologiche che renderanno possibile l’estrazione di risorse dagli asteroidi o la costruzione di basi spaziali per missioni interplanetarie.