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L’Universo è davvero sconfinato | Fino ad ora si poteva solo immaginarlo: grazie al telescopio Hubble ne abbiamo la misura

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Telescopio spaziale di Hubble (Depositphotos Foto) -www.aerospacecue.it

Il diametro dell’universo osservabile è immensamente grande: il numero è spaventoso, come quello di galassie e stelle. 

Il concetto di universo osservabile è affascinante e complesso, una visione che ci permette di immaginare l’immensità dello spazio. Quando pensiamo all’universo, è naturale chiedersi cosa possiamo realmente osservare e comprendere. Il termine “osservabile” è fondamentale: non si tratta di tutto l’universo, ma solo della porzione che la tecnologia e la fisica ci consentono di esplorare. In altre parole, si parla di una sfera centrata su di noi, il nostro pianeta, con limiti definiti non solo dalla distanza ma anche dal tempo.

Immaginare questa sfera significa visualizzare un confine, oltre il quale nulla può essere osservato direttamente. La luce, o meglio, la radiazione elettromagnetica, è l’unico mezzo che ci permette di “vedere” il passato, poiché viaggia a velocità impressionanti attraversando vastità di spazio. Tuttavia, anche questa capacità ha un limite. Con l’espansione dell’universo, il confine si sposta sempre più lontano, rendendo la comprensione dell’universo una sfida continua.

L’espansione dell’universo, scoperta grazie a Edwin Hubble, ci ha fornito un quadro ancora più complesso. Gli oggetti che osserviamo, come galassie e stelle, non sono fermi: si stanno allontanando da noi. Questo allontanamento fa sì che anche l’universo osservabile cambi, allargando la sua portata e aumentando le distanze che possiamo misurare. Di fatto, l’universo è molto più grande di quanto possiamo effettivamente vedere, una realtà che ci lascia ancora una miriade di domande senza risposta.

Ma quanto è grande questa “sfera”? La risposta non è semplice. Le stime attuali ci parlano di distanze incredibili, oltre qualsiasi cifra comprensibile. Il diametro dell’universo osservabile è enormemente grande, quasi impossibile da concepire. Una distanza che ci svela un universo immenso, popolato da innumerevoli stelle e galassie, eppure ancora avvolto dal mistero.

Le dimensioni dello spazio e la velocità della luce

Per capire queste distanze, bisogna prima comprendere cosa significhi un anno luce. Non si tratta di una misura di tempo, bensì di spazio: un anno luce è la distanza percorsa dalla luce nel vuoto in un anno, viaggiando a circa 300.000 chilometri al secondo. Questo significa che, in un solo anno, la luce copre quasi 9,5 trilioni di chilometri. Un’unità incredibilmente utile quando si parla di spazio cosmico, ma che comunque non basta a spiegare appieno la vastità dell’universo.

L’universo osservabile contiene al suo interno miliardi di galassie, ognuna composta da miliardi di stelle. Le strutture che possiamo osservare sono enormi ammassi di galassie, distribuiti in una sorta di rete cosmica. Questa rete si estende fino ai confini del nostro orizzonte visibile, dando vita a un panorama di enormi proporzioni, ma che rappresenta solo una frazione dell’intero universo.

Galassie nell'Universo (Depositphotos foto)
Galassie nell’Universo (Depositphotos foto) – www.aerospacecue.it

L’espansione dell’universo e i suoi confini

Le stime più recenti ci indicano che, dal Big Bang ad oggi, l’universo si è espanso per circa 46,5 miliardi di anni luce in ogni direzione. Questo porta il diametro dell’universo osservabile a circa 93 miliardi di anni luce. Tuttavia, ciò che vediamo è solo una parte di ciò che realmente esiste, poiché molte regioni si trovano al di là del nostro orizzonte cosmico, inaccessibili alla nostra vista a causa della velocità della luce e dell’espansione stessa dello spazio.

Inoltre, si stima che l’universo possa contenere fino a 2 trilioni di galassie e circa 7×10^22 stelle. Questi numeri, già incredibili, continuano a crescere man mano che la tecnologia avanza e ci permette di esplorare regioni sempre più lontane. Le nuove osservazioni suggeriscono che il numero di galassie potrebbe essere stato sottostimato. Si sospetta, infatti, che molte galassie troppo deboli o lontane per essere rilevate finora, esistano oltre i confini delle nostre attuali capacità di rilevazione, dipingendo un universo ancora più vasto e complesso di quanto finora immaginato.