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Perseverance riprende delle immagini nitidissime della superficie marziana: ci sono delle rocce blu

Su Marte il rover Perseverance ha individuato delle strane formazioni rocciose dall’insolito colore. Scopri le immagini.

La NASA ha recentemente rilasciato le immagini più nitide mai catturate del pianeta Marte, rivelando un panorama straordinario che comprende rocce blu, visibili per la prima volta sul suolo marziano. Queste immagini, scattate dal rover Perseverance durante la sua missione di esplorazione del cratere Jezero, rappresentano una svolta nella nostra comprensione della geologia del pianeta rosso e delle sue antiche caratteristiche. Una delle scoperte più sorprendenti è la presenza di rocce frastagliate di basalto vulcanico di colore blu scuro, che si ritiene si siano formate miliardi di anni fa in un ambiente lacustre prosciugato.

Il campo di rocce blu e “Monte Washburn”

Una delle principali aree di interesse che Perseverance ha esplorato è stata soprannominata “Monte Washburn“, in onore di una montagna nel Parco Nazionale di Yellowstone. Questo campo roccioso si trova all’interno del cratere Jezero, un luogo ritenuto di grande rilevanza scientifica poiché si ipotizza che, miliardi di anni fa, un lago coprisse questa zona. Le rocce presenti in questo campo sono principalmente costituite da basalto vulcanico, una roccia comune su Marte e indice di antica attività vulcanica. Tuttavia, ciò che rende unica questa scoperta è la sorprendente tonalità blu che le rocce assumono nel panorama marziano, conferendo al paesaggio un aspetto quasi surreale.

Le immagini di “Monte Washburn” mostrano rocce e massi di colore blu intenso che spiccano nel paesaggio arido e polveroso di Marte. Questo colore blu è il risultato della composizione minerale delle rocce e delle condizioni ambientali marziane. L’atmosfera rarefatta del pianeta, infatti, influisce sul modo in cui la luce interagisce con la superficie rocciosa, amplificando i toni blu.

Rocce blu su Marte (NASA foto) – www.aerospacecue.it

“Atoko Point”: una scoperta unica

Tra i vari massi presenti in questa regione, il rover Perseverance ha individuato una roccia dalle caratteristiche uniche: una striscia bianca in contrasto con il campo di massi blu. Questa roccia è stata soprannominata “Atoko Point” dal team scientifico della NASA. A differenza delle altre rocce vulcaniche circostanti, “Atoko Point” è costituito da anortosite, una roccia vulcanica ricca di silice. Questa scoperta ha destato grande interesse tra gli scienziati, in quanto l’anortosite non era mai stata documentata sul territorio marziano fino a questo momento.

L’anortosite è un tipo di roccia che si forma in ambienti ad alta temperatura, spesso associata a processi di cristallizzazione del magma. Questo tipo di roccia è comune sulla Luna, ma la sua scoperta su Marte suggerisce che anche il pianeta rosso abbia sperimentato fasi di vulcanismo più complesse di quanto si pensasse in precedenza. Gli scienziati della NASA stanno ora cercando di capire se ci siano altre formazioni di questo tipo nelle vicinanze, o se “Atoko Point” rappresenti un’anomalia geologica unica.

Un nuovo capitolo nella scoperta di Marte

La missione di Perseverance ha l’obiettivo di esplorare il cratere Jezero alla ricerca di segni di vita passata e raccogliere campioni che potrebbero un giorno essere riportati sulla Terra per un’analisi più approfondita. Le rocce blu e la scoperta di “Atoko Point” aggiungono un nuovo tassello alla complessa storia geologica di Marte. La presenza di antiche formazioni vulcaniche, combinate con prove di un passato ricco di acqua, rafforza l’ipotesi che Marte potrebbe aver ospitato condizioni favorevoli per la vita in epoche remote.

La scoperta delle rocce blu e della misteriosa anortosite apre anche nuove domande sulla formazione geologica di Marte. Il pianeta rosso è noto per la sua superficie arida e desertica, ma le immagini di Perseverance dimostrano che ci sono ancora molte sorprese nascoste nel paesaggio marziano. Queste rocce potrebbero fornire indizi cruciali sulle forze che hanno modellato Marte e sul suo potenziale passato abitabile.