Scoperta incredibile che rivoluziona le teorie spaziali | Grazie alla prima Galassia mai esistita, si comprenderà la formazione dell’Universo
Gli scienziati studiano la prima galassia mai esistita, un punto di partenza per conoscere la storia della galassia in cui viviamo.
Le galassie sono tra gli oggetti più maestosi e affascinanti dell’Universo. Costituite da miliardi di stelle, polveri, gas e materia oscura, rappresentano l’unità fondamentale di strutture cosmiche. Sono i luoghi dove nascono, evolvono e muoiono le stelle, arricchendo lo spazio circostante di elementi chimici fondamentali. Le galassie non solo raccontano la storia dell’Universo, ma anche la nostra origine, poiché tutto ciò che ci circonda, incluso il nostro sistema solare, è nato all’interno di una galassia.
L’Universo è pieno di galassie di forme e dimensioni diverse. Le galassie ellittiche, con la loro struttura liscia e ovoidale, si distinguono dalle spettacolari spirali, come la nostra Via Lattea, con i loro bracci avvolti attorno a un centro luminoso. Poi ci sono le galassie irregolari, che non possiedono una forma ben definita. La loro disposizione e distribuzione nello spazio aiutano gli astronomi a comprendere meglio la storia evolutiva del cosmo.
Ogni galassia, indipendentemente dalla forma, segue un percorso evolutivo. Esse interagiscono tra loro, si fondono e si scontrano, dando vita a strutture ancora più complesse. Questi processi possono durare miliardi di anni, e durante queste fasi, la formazione stellare può essere attivata o soppressa. Le galassie sono quindi dinamiche, e ciò che vediamo oggi non è che un momento in un lungo processo di trasformazione cosmica.
Fin dai tempi antichi, gli esseri umani hanno guardato le stelle e si sono interrogati sulla natura dell’Universo. Le galassie sono state scoperte solo nel XX secolo, grazie all’invenzione di telescopi sempre più potenti. Prima di allora, esse apparivano come semplici “nebulose”, ammassi di gas. Oggi, sappiamo che queste “nebulose” sono in realtà lontane isole di stelle, alcune delle quali risalgono ai primissimi momenti dell’Universo, fornendoci informazioni preziose sui meccanismi della sua formazione.
Le prime osservazioni del telescopio NIRSpec
All’inizio del 2024, un’osservazione condotta con il telescopio spaziale James Webb ha catturato la galassia JADES-GS-z14-0, brillando nel cuore dell’Universo primordiale. Questa straordinaria galassia è stata rilevata meno di 300 milioni di anni dopo il Big Bang, un periodo di tempo in cui l’Universo era ancora giovane e in espansione rapida. La sua osservazione ha rivelato un dettaglio cruciale: uno spostamento verso il rosso di 14,32, il che la colloca come una delle galassie più antiche e distanti mai osservate.
Questa scoperta ha mandato in frantumi i precedenti record stabiliti da galassie lontane, facendo luce su una fase evolutiva dell’Universo di cui si conosce ancora molto poco. Grazie a dieci ore di osservazioni dettagliate, il team di astronomi ha potuto confermare non solo la distanza estrema di JADES-GS-z14-0, ma anche la sua impressionante luminosità.
Le caratteristiche straordinarie di JADES-GS-z14-0
La JADES-GS-z14-0 è risultata sorprendentemente grande per una galassia di questa epoca, con un diametro di oltre 1.600 anni luce. Questo dato, insieme alla quantità di luce emessa, ha spinto gli scienziati a concludere che la maggior parte della sua luminosità proviene da giovani stelle in formazione.
Non si tratta quindi di una galassia dominata dall’attività di un buco nero, come si potrebbe immaginare per tali oggetti massicci. La sua massa, pari a centinaia di milioni di volte quella del Sole, pone nuove domande su come una struttura così grande possa essersi formata così presto nella storia dell’Universo.