Home » Il Sole continua a fare rumore | Nuove eruzioni riprese dalla Terra: in arrivo tempeste geomagnetiche ed aurore boreali

Il Sole continua a fare rumore | Nuove eruzioni riprese dalla Terra: in arrivo tempeste geomagnetiche ed aurore boreali

Sole

Il sole visto dallo Spazio (Pixabay Foto) - www.aerospacecue.it

Le recenti eruzioni solari aumentano l’attività magnetica, con possibili effetti sulla Terra e spettacolari aurore boreali.

Le tempeste geomagnetiche sono perturbazioni del campo magnetico terrestre causate dall’interazione tra il vento solare e la magnetosfera. Questo fenomeno si verifica quando particelle cariche provenienti dal Sole, principalmente durante eruzioni solari o espulsioni di massa coronale, raggiungono la Terra e disturbano il suo campo magnetico.

Gli effetti delle tempeste geomagnetiche possono variare. A livello atmosferico, possono dare origine alle spettacolari aurore boreali e australi, visibili soprattutto nelle regioni polari. Tuttavia, queste tempeste possono anche interferire con le comunicazioni satellitari, i sistemi GPS e le reti elettriche.

Le tempeste geomagnetiche più intense sono rare, ma quando avvengono possono avere conseguenze significative, come blackout temporanei e danni ai satelliti. 

Grazie agli strumenti di osservazione spaziale e terrestre, gli scienziati possono prevedere con una certa precisione l’arrivo di queste tempeste, permettendo di prendere le misure necessarie per proteggere le infrastrutture sensibili.

Il potente brillamento solare e le macchie attive

Il 3 ottobre 2024, il Sole ha rilasciato un brillamento solare di classe X9.0, uno dei più potenti mai registrati. L’eruzione, che si è verificata al centro del disco solare, è stata particolarmente significativa poiché è stata accompagnata da un’espulsione di massa coronale (CME) diretta verso la Terra. Questo è il secondo brillamento di classe X emesso nel mese di ottobre 2024, entrambi provenienti dalla stessa regione di macchie solari attive. Questi eventi segnano un picco nell’attività solare, che raggiunge il suo massimo ogni 11 anni, rendendo più frequenti brillamenti di grande intensità come quello osservato, classificato tra i 20 più potenti mai rilevati.

L’eruzione è avvenuta in una regione di macchie solari particolarmente attive chiamata AR 3842, caratterizzata da una configurazione magnetica complessa conosciuta come “Beta-Gamma-Delta”. Le macchie solari sono aree sulla superficie del Sole dove il campo magnetico è più forte e disordinato. Quando le linee di campo magnetico con polarità opposte si riconnettono, avvengono esplosioni di energia, che si manifestano come eruzioni solari. È proprio questa complessità magnetica che ha reso AR 3842 una delle zone più attive del ciclo solare attuale.

tempesta solare e la terra
Tempesta solare in arrivo (Depositphotos foto) – www.aerospacecue.it

Conseguenze sulla Terra

Le eruzioni solari possono avere effetti sulla Terra, anche se siamo protetti dalla nostra atmosfera. Il rilascio di radiazioni può interferire con le comunicazioni radio ad alta frequenza e disturbare i sistemi satellitari. Tuttavia, l’elemento più preoccupante è l’espulsione di massa coronale, che trasporta miliardi di tonnellate di particelle solari e campi magnetici attraverso il sistema solare. Questi possono impiegare diversi giorni per raggiungere la Terra e, una volta qui, interagiscono con la magnetosfera, innescando tempeste geomagnetiche, che possono avere conseguenze più ampie.

Tra le conseguenze più comuni, c’è l’aumento delle aurore boreali, visibili anche a latitudini più basse del solito, come Londra. Le particelle solari vengono incanalate lungo le linee del campo magnetico terrestre verso le alte latitudini, dove interagiscono con l’atmosfera creando spettacolari aurore. Tuttavia, queste tempeste geomagnetiche possono anche causare fluttuazioni nelle reti elettriche, disturbi nei sistemi GPS e maggiore resistenza sui satelliti, che potrebbero necessitare di correzioni di rotta. Nonostante i rischi, le eruzioni singole, anche se potenti, difficilmente causano gravi problemi, ma il monitoraggio dell’attività solare rimane essenziale per prevenire danni più gravi.