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L’Universo, una bomba ad orologeria | Questo buco nero ha causato l’esplosione della stella che ha divorato: paura per la Terra – VIDEO

Galassia colorata

L'Universo è un'opera d'arte (NASA foto) - www.aerospacecue.it

Un’incredibile scoperta preoccupa gli scienziati. Ecco quale potrebbe essere il destino dell’universo secondo questa teoria.

Lo spettacolo maestoso e inquietante dell’universo ci ha sempre affascinato con la sua immensità e mistero. Quando alziamo gli occhi al cielo, vediamo solo una piccola frazione di ciò che esiste davvero. L’universo è un luogo di forze straordinarie e fenomeni che sfidano la nostra comprensione. Le stelle, i pianeti, le galassie, e gli immensi vuoti tra loro, ci ricordano costantemente quanto sia piccolo il nostro pianeta rispetto all’infinito che ci circonda.

Questa vastità nasconde segreti ancora tutti da scoprire. Gli scienziati continuano a sondare il cosmo, cercando risposte alle domande più profonde: da dove veniamo? Come funziona l’universo? Perché esiste? E mentre esploriamo, ci imbattiamo in meraviglie che superano ogni immaginazione. Da esplosioni di supernove a collisioni tra galassie, la nostra sete di conoscenza ci spinge sempre oltre.

Al centro dell’universo, si nascondono forze così potenti da alterare il tessuto stesso dello spazio e del tempo. Questi fenomeni straordinari, come i buchi neri, sono tra i più misteriosi e affascinanti. La loro gravità è talmente intensa che neanche la luce riesce a sfuggirgli. Nonostante ciò, gli scienziati hanno trovato il modo di “vedere” questi giganti cosmici, studiando come influenzano l’ambiente circostante.

I buchi neri supermassicci si trovano al centro delle galassie e governano con la loro forza immensa tutto ciò che li circonda. La loro capacità di divorare stelle intere rappresenta uno degli eventi più spettacolari che possiamo osservare nell’universo. Quando una stella si avvicina troppo a uno di questi colossi, la sua sorte è segnata: viene fatta a pezzi, con un’esplosione di luce visibile anche a milioni di anni luce di distanza.

La scoperta del fenomeno da parte di TESS

Per la prima volta, il Transiting Exoplanet Survey Satellite (TESS) della NASA ha osservato un buco nero fare a pezzi una stella dall’inizio alla fine. Questo evento devastante, chiamato “evento di interruzione mareale”, è stato generato da un buco nero supermassiccio con una massa stimata pari a circa 6 milioni di volte quella del Sole.

Il buco nero si trova al centro di una galassia situata a circa 375 milioni di anni luce di distanza, nella direzione della costellazione del Pesce Volante.

L'Universo in un punto
L’Universo in un punto (Depositphotos foto) – www.aerospacecue.it

Asassn-19bt: l’evento osservato

L’evento, conosciuto come ASASSN-19bt, è stato rilevato il 29 gennaio 2019 dal progetto All-Sky Automated Survey for Supernovae (ASAS-SN), che utilizza una rete mondiale di telescopi. Grazie a TESS, che ha osservato l’intero evento, è stato possibile studiarlo in dettaglio. Questa osservazione rappresenta una pietra miliare nella comprensione dei buchi neri e dei loro effetti distruttivi, un fenomeno raro e affascinante che continua a svelarci i segreti più oscuri dell’universo.

L’osservazione dettagliata di un evento così raro e catastrofico ha fornito agli scienziati una preziosa opportunità per studiare in modo approfondito il comportamento dei buchi neri. Poiché l’interruzione mareale è avvenuta nella zona di osservazione continua del TESS, il satellite ha potuto seguire ogni fase del fenomeno, dalla distruzione della stella fino al suo progressivo scomparire. Questa possibilità di monitorare l’intero evento ha permesso di raccogliere dati unici e dettagliati, essenziali per capire meglio come i buchi neri supermassicci interagiscono con le stelle.