Un telescopio ancora più grande | Così i cinesi stracciano gli USA anche nelle comunicazioni: elaborerà una quantità di dati enorme
Grazie a questo nuovo radiotelescopio sarà tutto più semplice. Scopri come funziona!
La cattura delle radiofrequenze è un processo cruciale nell’astronomia moderna e avviene grazie a strumenti chiamati radiotelescopi, dispositivi progettati per rilevare le onde radio emesse da corpi celesti come pulsar, galassie e buchi neri. Questi segnali, impercettibili per l’occhio umano, viaggiano attraverso l’universo e vengono intercettati da antenne speciali, che trasformano le onde elettromagnetiche in dati leggibili. Il principio di funzionamento si basa sull’ampia apertura delle antenne, che permette di raccogliere una maggiore quantità di onde radio e, di conseguenza, informazioni più dettagliate.
Un radiotelescopio utilizza la sua antenna per concentrare le onde radio su un ricevitore, situato solitamente al centro della parabola. Le onde vengono riflesse dalla superficie parabolica, dirette verso il ricevitore, che le amplifica e le converte in segnali elettronici. A differenza dei telescopi ottici, che lavorano con la luce visibile, i radiotelescopi captano lunghezze d’onda molto più lunghe, il che permette di osservare fenomeni astronomici inaccessibili ad altri strumenti.
Le antenne devono essere estremamente sensibili per captare radiofrequenze deboli, spesso influenzate dalle interferenze umane e dalle condizioni atmosferiche. Per migliorare la precisione, vengono spesso utilizzati array di radiotelescopi, una serie di antenne collegate tra loro. Questa configurazione, nota come interferometria, consente di combinare i dati di più antenne, aumentando la risoluzione e la qualità delle immagini ottenute.
Il radiotelescopio cinese FAST, il più grande al mondo con un’apertura di 500 metri, è uno degli esempi più avanzati di strumento per la captazione delle radiofrequenze.
L’ampliamento del radiotelescopio FAST
Il radiotelescopio FAST (Five hundred meter Aperture Spherical Telescope) in Cina è destinato a diventare ancora più potente grazie all’installazione di 24 nuove antenne secondarie. Ogni antenna avrà un diametro di 40 metri e sarà disposta intorno al radiotelescopio principale, aumentando la capacità di rilevare segnali radio provenienti dallo spazio profondo. Queste nuove antenne miglioreranno significativamente la sensibilità dello strumento, permettendo di catturare dettagli più precisi e di scoprire nuovi fenomeni cosmici.
I lavori per l’ampliamento sono già iniziati e si prevede che saranno completati entro il 2027. Questa espansione non solo rafforzerà il primato di FAST come il più grande radiotelescopio del mondo, ma offrirà agli scienziati una risoluzione angolare senza precedenti. L’integrazione delle nuove antenne, insieme all’uso di tecnologie avanzate per l’elaborazione dei dati, permetterà al sistema di superare la sensibilità di altri array di radiotelescopi esistenti.
Le nuove scoperte grazie al core array
Con l’ampliamento del Core Array del radiotelescopio FAST, la Cina mira a rafforzare la propria capacità di studio di fenomeni come le onde gravitazionali, i Fast Radio Burst (FRB) e i Gamma Ray Burst (GRB), segnali cosmici che forniscono informazioni preziose sull’evoluzione dell’universo. La nuova configurazione sarà anche utile per il monitoraggio di oggetti vicini alla Terra, come asteroidi, e per le comunicazioni con le sonde spaziali distanti.
Dall’inizio delle operazioni nel 2016, FAST ha già registrato oltre 900 nuove pulsar, confermando il suo ruolo centrale nella radioastronomia moderna. Con le future modifiche, sarà in grado di espandere ancora di più la sua capacità di esplorazione dello spazio, contribuendo a scoperte che potrebbero ridefinire la nostra comprensione del cosmo.