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Viaggia incontrollato a 2 milioni di chilometri orari | Sale la preoccupazione per questo oggetto spaziale strano da identificare

Rappresentazione di alcuni asteroidi in rotta di collisione con la Terra

Scopri se la tua città verrà colpita da un asteroide (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

CWISE J1249, un oggetto spaziale misterioso, viaggia a velocità incredibili e pone nuove sfide alla scienza sull’origine e le dinamiche cosmiche

Gli oggetti spaziali misteriosi sono corpi celesti che sfuggono alle classificazioni tradizionali, sollevando domande sulla loro origine, composizione e comportamento. Questi oggetti includono anomalie come le nane brune, stelle fallite che non hanno abbastanza massa per avviare la fusione nucleare, e oggetti come i Fast Radio Bursts (FRB), segnali radio estremamente potenti e di brevissima durata provenienti da galassie lontane.

La sfida nel comprendere questi fenomeni risiede nella difficoltà di rilevazione e nella scarsità di dati diretti, rendendo essenziale l’uso di strumenti avanzati come telescopi spaziali e radiotelescopi. Le nane brune, per esempio, rappresentano un’interessante categoria di oggetti enigmatici. Formate come stelle, ma incapaci di sostenere la fusione dell’idrogeno, si trovano a metà strada tra i pianeti giganti e le stelle. Tuttavia, il limite preciso tra una nana bruna e un pianeta gigante gassoso è ancora oggetto di dibattito scientifico.

La difficoltà nella loro identificazione è aggravata dal fatto che emettono poca luce e calore, rendendo complicato il loro studio con strumenti ottici tradizionali. Un altro esempio di oggetti misteriosi sono gli oggetti iperveloci, corpi celesti che viaggiano a velocità superiori a quelle tipiche delle stelle o dei pianeti. Alcune ipotesi coinvolgono interazioni con buchi neri o supernove che potrebbero aver fornito l’energia necessaria per accelerare questi oggetti a velocità estreme. La comprensione delle dinamiche che portano a tali espulsioni potrebbe offrire nuove informazioni sull’evoluzione stellare e sulle interazioni gravitazionali nei sistemi stellari. Infine, gli oggetti come ‘Oumuamua, il primo visitatore interstellare rilevato nel nostro sistema solare, pongono sfide ancora maggiori.

La sua forma allungata e il suo movimento accelerato senza apparente causa hanno alimentato molte teorie, alcune delle quali ipotizzano che potrebbe trattarsi di un frammento di un pianeta distrutto o addirittura un artefatto tecnologico. Lo studio di oggetti interstellari come questo è particolarmente complesso poiché spesso passano rapidamente attraverso il nostro sistema solare, lasciando poco tempo per l’osservazione diretta.

CWISE J1249 e la sfida della sua identificazione

Gli astronomi hanno recentemente scoperto un oggetto celeste, chiamato CWISE J1249, che si muove nello spazio a una velocità incredibile di circa un milione di miglia orarie. Questa scoperta ha suscitato grande interesse nel mondo scientifico, soprattutto per la sua origine misteriosa e la velocità straordinaria. La NASA ha subito iniziato a studiarlo per comprendere meglio la sua natura, ipotizzando varie spiegazioni sulla sua provenienza.

CWISE J1249 è stato individuato attraverso i dati raccolti dal telescopio spaziale WISE della NASA. Nonostante le sue enormi dimensioni, ha una massa insolitamente bassa, un fattore che rende difficile determinarne la natura esatta. Gli scienziati stanno esaminando diverse possibilità, tra cui l’idea che si tratti di una stella a bassa massa o di una nana bruna, ma la sua composizione particolare non facilita la classificazione.

Il "nuovo oggetto", denominato CWISE J1249 (Nasa)
Il “nuovo oggetto”, denominato CWISE J1249 (NASA FOTO) – www.aerospacecue.it

Le teorie su CWISE J1249

La ricerca si concentra ora sulla possibilità che CWISE J1249 sia il risultato di un evento cosmico estremo. Tra le teorie più accreditate vi è l’idea che l’oggetto possa provenire da un sistema binario con una nana bianca esplosa come supernova, oppure che sia stato espulso da un ammasso stellare a seguito di un’interazione con buchi neri.

Questa scoperta potrebbe ampliare la comprensione degli scienziati su eventi catastrofici nell’universo e su come questi oggetti vengono espulsi nello spazio intergalattico. L’indagine continua, con l’obiettivo di determinare la composizione chimica di CWISE J1249 e trovare indizi che possano chiarire la sua origine e il suo comportamento insolito.